LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio si muovono in rialzo, quarta settimana consecutiva di guadagni, mentre le ultime sanzioni Usa sul commercio energetico russo aumentano le possibilità di una interruzione delle forniture di petrolio.

Alle 10,40 i futures sul Brent avanzano di 16 centesimi o dello 0,2% a 81,44 dollari il barile, dopo aver guadagnato il 2,3% questa settimana.

I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) sono in rialzo di 20 centesimi o dello 0,2% a 78,84 dollari il barile, dopo essere saliti del 3,3% nella settimana.

Venerdì scorso, l'amministrazione Biden ha presentato sanzioni più ampie contro i produttori di greggio e le petroliere russe.

Le aspettative di un miglioramento della domanda danno un certo sostegno al mercato petrolifero, dopo che i dati hanno mostrato un raffreddamento dell'inflazione negli Stati Uniti, rafforzando le speranze di un taglio dei tassi.

I trader valutano anche gli ultimi dati dalla Cina, il principale importatore di petrolio al mondo. L'anno scorso l'economia ha soddisfatto le ambizioni del governo di una crescita del 5%.

Tuttavia la produzione delle raffinerie cinesi nel 2024 è diminuita per la prima volta in più di due decenni, ad eccezione del 2022 l'anno della pandemia, come hanno mostrato i dati governativi.

A pesare sui prezzi del petrolio sono le aspettative di uno stop agli attacchi delle milizie Houthi dello Yemen alle navi nel Mar Rosso, a seguito dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza.

Gli attacchi degli Houthi hanno interrotto il trasporto marittimo globale, costringendo le navi a viaggi più lunghi e costosi intorno all'Africa meridionale per più di un anno.

Il governo israeliano sta per approvare un accordo con il gruppo militante Hamas per un cessate il fuoco a Gaza, ha detto l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Giancarlo Navach)