L'importo si riferisce solo agli anticipi di denaro che le banche hanno dato ai commercianti Atlantica e Cafebras nei contratti legati alle future esportazioni di caffè, conosciuti localmente come ACC, secondo i documenti. Non è noto se i commercianti abbiano altri debiti con torrefattori o importatori di caffè legati a contratti di fornitura.
La banca più grande del Brasile, il Banco do Brasil SA, controllato dallo Stato, detiene la quota maggiore del debito con 765 milioni di reais, seguita dal Banco BTG Pactual con 181,5 milioni di reais e dal Banco do Nordeste con 100,9 milioni di reais, secondo i documenti.
Altre tre banche avevano crediti minori in sospeso da parte degli ACC.
Atlantica e Cafebras, entrambe di proprietà del gruppo brasiliano Montesanto Tavares, hanno presentato la scorsa settimana una richiesta di negoziazione di gran parte del debito in tribunale, una mossa giudiziaria che può precedere una procedura di fallimento se la negoziazione non ha successo.
La mossa ha lasciato il mercato del caffè in bilico, con gli importatori di caffè che temevano di non riuscire a consegnare i loro ordini o che altri esportatori in Brasile potessero incorrere in problemi finanziari, dato che i prezzi del caffè sono saliti alle stelle.
Banco do Brasil, BTG Pactual e Banco do Nordeste non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.
Atlantica e Cafebras hanno dichiarato nei documenti del tribunale che la recente impennata dei prezzi è stata l'ultima sfida alle loro operazioni, poiché ha causato l'inasprimento delle richieste di margine sulle loro operazioni di copertura.
Un broker di caffè, che ha inviato a Reuters alcuni dei documenti del tribunale, ha detto di essere sorpreso dall'entità del credito di cui disponevano i due trader, in particolare la parte proveniente dal Banco do Brasil.
"È un importo enorme per aziende che non sono così grandi", ha detto, chiedendo di non essere nominato data la sensibilità della questione.
(1 dollaro = 6,0580 reais)