I prezzi del petrolio si sono ripresi lunedì, mentre persistevano le preoccupazioni per l'approvvigionamento dopo che Washington ha imposto due cicli di sanzioni nelle ultime due settimane al settore energetico della Russia per la guerra in Ucraina.

I futures del Brent sono saliti di 34 centesimi, o 0,4%, a $81,13 al barile alle 0042 GMT, dopo aver chiuso in calo dello 0,62% nella sessione precedente.

Il greggio West Texas Intermediate statunitense, che scade martedì, era a $78,47 al barile, in rialzo di 59 centesimi, o dello 0,8%, dopo aver chiuso in calo dell'1,02% venerdì. Il contratto più attivo di aprile è salito di 36 centesimi a 77,75 dollari al barile.

Entrambi i contratti hanno guadagnato più dell'1% la scorsa settimana, nella loro quarta salita settimanale consecutiva, dopo che l'amministrazione Biden ha sanzionato più di 100 petroliere e due produttori di petrolio russi. Questo ha portato ad una corsa da parte dei principali acquirenti, Cina e India, per ottenere carichi di petrolio immediati e ad una corsa globale per l'approvvigionamento delle navi, in quanto i rivenditori di petrolio russo e iraniano cercano petroliere non sanzionate per trasportare il loro carico.

Le nuove sanzioni sembrano limitare l'offerta, almeno nel breve termine, ha dichiarato l'analista Tim Evans nella newsletter Evans on Energy.

"L'aumento delle tariffe delle navi cisterna non vincolate e l'ampliamento della retrogradazione degli spread del calendario del greggio sono stati tra i principali effetti a catena, rafforzando la preoccupazione per le forniture", ha detto.

La retrogradazione si riferisce ad una struttura di mercato in cui i prezzi immediati sono più alti di quelli dei mesi futuri, il che indica un'offerta limitata.

Lo spread mensile del Brent si è allargato di 2 centesimi nella backwardation a 1,24 dollari al barile lunedì, mentre lo spread del WTI era a 66 centesimi al barile, con un aumento di 17 centesimi.

L'allentamento delle tensioni in Medio Oriente ha limitato i guadagni del petrolio.

Hamas e Israele si sono scambiati ostaggi e prigionieri domenica, segnando il primo giorno di cessate il fuoco dopo 15 mesi di guerra.