MILANO (MF-DJ)--Inizia oggi la Cop15, la conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità a Montreal, in Canada. Fino al 19 dicembre i Paesi punteranno a raggiungere un accordo globale per la protezione della natura e del pianeta con obiettivi a lungo termine entro il 2050 e pietre miliari per il 2030.

La Commissione europea, spiega una nota, collaborerà con tutte le parti per concludere un ambizioso accordo globale per proteggere, ripristinare, utilizzare in modo sostenibile e investire nella biodiversità e negli ecosistemi. Al segmento ad alto livello che si terrà dal 14 al 17 dicembre, il commissario europeo per l'Ambiente, Virginijus Sinkevicius rappresenterà la Commissione e guiderà la squadra negoziale dell'Ue.

Dopo oltre due anni di negoziati, la Commissione vuole trasformare la Cop15 in un "momento Parigi" per la biodiversità, facendo riferimento al vertice storico sul clima in cui il mondo ha concordato di limitare i cambiamenti climatici a 1,5 gradi Celsius. E' inoltre necessaria una grande ambizione per affrontare la duplice crisi del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità e se vogliamo mantenere la capacità del nostro pianeta di sostenere 8 e presto 10 miliardi di persone, combattere i cambiamenti climatici e proteggere i nostri mezzi di sussistenza. Come primo passo, sarà essenziale lasciare la natura del mondo in una forma migliore nel 2030 rispetto al 2020.

La Commissione, insieme agli Stati membri dell'Ue, si adopererà per l'adozione di un quadro globale sulla biodiversità post-2020 ambizioso, completo e trasformativo. Un accordo alla Cop15 dovrebbe includere innanzitutto: un obiettivo per proteggere il 30% della terra e degli oceani entro il 2030, in particolare quelle aree che sono più preziose per la biodiversità e i servizi ecosistemici; un obiettivo per ripristinare 3 miliardi di ettari di terraferma degradata e ecosistemi di acqua dolce e 3 miliardi di ettari di ecosistemi oceanici. Ripristinando quelle aree, possono essere più produttive di oggi e più resistenti a siccità, inondazioni e parassiti.

L'intesa dovrebbe includere anche: obiettivi per affrontare le cause dirette della perdita di biodiversità, compreso l'inquinamento; impegni per promuovere l'uso sostenibile della biodiversità e degli ecosistemi, in particolare attraverso approcci agroecologici, riducendo l'uso di pesticidi, fermando la deforestazione e integrando soluzioni basate sulla natura nella nostra economia. L'uso sostenibile della biodiversità può soddisfare le esigenze delle persone, ad esempio per quanto riguarda cibo, fibre, carburante, medicinali o turismo, sostenendo nel contempo la conservazione; un solido quadro di monitoraggio con una serie di indicatori principali e un solido meccanismo per la revisione degli obiettivi nazionali a sostegno dell'attuazione del quadro, garantendo che l'accordo sia pienamente attuato.

L'ambizione necessaria richiederà la mobilitazione di ingenti risorse finanziarie per la conservazione della biodiversità e l'uso sostenibile della biodiversità. Come ha annunciato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, l'Unione europea raddoppierà il finanziamento per la biodiversità a 7 miliardi di euro nel periodo 2021-2027, in particolare per i Paesi più vulnerabili, e incoraggia tutti i donatori internazionali ad avere lo stesso livello di ambizione. A Montreal la Commissione sosterrà anche un forte pacchetto per mobilitare risorse da tutte le fonti, nazionali e internazionali, pubbliche e private.

In via prioritaria, le risorse esistenti devono essere utilizzate in modo più efficace, allineando tutti i flussi finanziari agli obiettivi positivi per la natura e affrontando il problema delle sovvenzioni dannose. Le aziende svolgono un ruolo importante in questo. Ciò inizia con il monitoraggio, la valutazione e la divulgazione dei loro impatti e dipendenze dalla natura. L'Ue sostiene la coalizione globale delle imprese che chiede la rendicontazione obbligatoria da parte delle aziendde e degli istituti finanziari. Una questione negoziale chiave è l'accesso e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche (Digital Sequence Information, o Dsi). La Commissione insiste affinché qualsiasi soluzione sia pratica e facilmente attuabile.

com/cos


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December 07, 2022 09:31 ET (14:31 GMT)