ROMA (MF-DJ)--"Mentre il nostro coinvolgimento nel settore nucleare è limitato, le nostre preoccupazioni sono molto più elevate per quanto riguarda le disposizioni relative alle attività del gas naturale. Il nostro Paese si è già impegnato ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Stiamo anche seguendo un percorso chiaro per eliminare gradualmente la produzione di elettricità dal carbone. Tuttavia, le soglie restrittive di emissione di gas serra (GHG) previste dal progetto di atto delegato sembrano influenzare negativamente le nostre strutture esistenti".

E' quanto si legge nel Parere sulla tassonomia energetica che l'Italia ha inviato a Bruxelles e che MF Dowjones è in grado di visionare, dal titolo "Feedback della delegazione italiana alla DG Fisma sull'Atto Delegato Complementare in materia di energia nucleare e gas naturale".

Per l'Italia, "l'applicazione di tali limiti ancora più stringenti potrebbe comportare anche rischi per la stabilità dei sistemi energetici".

"Ciò potrebbe essere particolarmente impattante in un frangente come quello attuale", mette in evidenza il documento intestato "Ministero dell'Economia e delle Finanze, "in cui stiamo assistendo a un forte aumento dei prezzi dell'energia, con effetti negativi sui consumi e sulle famiglie, soprattutto quelle più vulnerabili. Pertanto, prevediamo una riduzione della discrepanza tra i limiti di emissione di gas serra per gli impianti esistenti e quelli nuovi. Senza perdere in ambizioni, vorremmo vedere soglie più coerenti con ciò che le attuali tecnologie possono raggiungere".

La proposta Ue, per il nostro Paese, "dovrebbe pertanto essere modificata al fine di riconoscere, almeno fino al 2035, la sostenibilità degli impianti di gas naturale necessari per garantire la stabilità del sistema elettrico (dell'approvvigionamento energetico)".

Inoltre, per gli impianti nuovi o rinnovati, l'Italia chiede di "allineare le soglie di emissioni di gas serra con le migliori tecnologie disponibili almeno fino al 2035, prevedendo un progressivo miglioramento delle emissioni di CO2 attraverso tecnologie di cattura della CO2 o aumentando la quota di co-combustione di combustibili gassosi a basse emissioni di carbonio; non discriminare i Paesi virtuosi e gli operatori che si sono già impegnati a eliminare gradualmente l'utilizzo del carbone, allentando le condizioni imposte alla sostituzione di impianti altamente emittenti; introdurre la possibilità di utilizzare crediti nella responsabilità delle emissioni di filiera, secondo i principali standard internazionali".

gug

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January 26, 2022 11:52 ET (16:52 GMT)