La bozza getta le basi per il rush finale dei negoziati che chiuderanno il vertice di due settimane a Dubai, durante il quale sono emerse profonde divisioni sul futuro utilizzo di petrolio, gas e carbone.

Oltre 100 Paesi stanno spingendo per un accordo che per la prima volta prometta la fine dell'era del petrolio, ma si scontra con l'opposizione dei membri del gruppo dei produttori di petrolio Opec.

Il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber, che in passato ha usato la conferenza per invocare un cambiamento di paradigma, ha esortato i quasi 200 Paesi presenti ai colloqui a raddoppiare gli sforzi per finalizzare un accordo prima della chiusura della conferenza prevista per oggi, affermando che "hanno ancora molto da fare".

"Sapete cosa resta da concordare. E sapete che voglio che mostriate la massima ambizione su tutti i punti", ha detto.

La nuova bozza di accordo per la Cop28, pubblicata dalla presidenza degli Emirati Arabi Uniti, propone diverse opzioni ma non fa riferimento a una "eliminazione graduale" dei combustibili fossili.

Elenca invece otto opzioni che i Paesi potrebbero utilizzare per tagliare le emissioni, tra cui "ridurre sia il consumo che la produzione di combustibili fossili, in modo giusto, ordinato ed equo, in modo da raggiungere lo zero netto entro, prima o intorno al 2050".

Tra le altre azioni elencate figurano la triplicazione della capacità di energia rinnovabile entro il 2030, la "rapida riduzione del carbone non smaltito" e l'aumento delle tecnologie, comprese quelle per la cattura delle emissioni di CO2, al fine di non farle disperdere nell'atmosfera.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Francesca Piscioneri)