Il numero di pozzi di petrolio e gas inattivi nell'Alberta, la principale provincia canadese produttrice di combustibili fossili, è diminuito del 5% nel 2023 rispetto all'anno precedente, a dimostrazione dei progressi nel lavoro di smantellamento e bonifica, secondo un rapporto normativo pubblicato giovedì.

L'Alberta ha ora 79.000 pozzi classificati come inattivi rispetto agli 83.000 del 2022. I pozzi inattivi non producono più petrolio o gas e devono essere tappati in modo permanente e il terreno circostante deve essere ripristinato.

Il Canada è il quarto produttore mondiale di petrolio e il sesto produttore di gas, e le sue province occidentali sono costellate da centinaia di migliaia di pozzi attivi e inattivi. Alcuni di questi pozzi sono orfani, cioè le società che li possedevano sono fallite o hanno cessato di esistere.

Le aziende hanno speso 769 milioni di dollari (548,23 milioni di dollari) direttamente per la chiusura dei pozzi. Il Programma di riabilitazione dei siti del Governo dell'Alberta ha speso altri 174 milioni di dollari, mentre l'Associazione dei pozzi orfani, finanziata dall'industria, ha speso 149 milioni di dollari.

"I dati di quest'anno indicano che l'industria sta facendo notevoli progressi nella bonifica dei pozzi, degli oleodotti e delle strutture di petrolio e gas", ha dichiarato Laurie Pushor, CEO dell'Autorità di Regolamentazione dell'Energia dell'Alberta, in un comunicato.

"Il rapporto mostra anche che l'attenzione e gli sforzi continui saranno essenziali per mantenere il conteggio dei pozzi inattivi in diminuzione".

Il numero di pozzi inattivi dell'Alberta è cresciuto del 5% all'anno tra il 2000 e il 2020, a causa della rapida espansione del settore energetico della provincia. Gli ambientalisti hanno avvertito che i contribuenti potrebbero ritrovarsi a dover pagare miliardi di dollari di costi per la bonifica dei pozzi, a meno che le aziende energetiche non siano chiamate a risponderne.

L'AER ha introdotto una quota di spesa obbligatoria per la chiusura nel 2022, richiedendo all'industria di spendere collettivamente per i lavori di chiusura e bonifica. Quest'anno la quota era di 700 milioni di dollari, il che significa che la spesa delle aziende ha superato tale quota di circa il 10%.

L'ente regolatore ha dichiarato che il 91% delle aziende in possesso di licenze per pozzi in Alberta ha rispettato la propria quota di spesa, lasciando 54 aziende in debito di circa 5 milioni di dollari.

Tra queste c'è Sunshine Oilsands, a cui il mese scorso l'AER ha ordinato di sospendere le operazioni a causa del mancato rispetto delle norme ambientali e di sicurezza pubblica.

(1 dollaro = 1,4027 dollari canadesi)