Le esportazioni di greggio dell'Arabia Saudita sono diminuite ad aprile, scivolando dal massimo in nove mesi toccato nel mese precedente, secondo i dati della Joint Organizations Data Initiative (JODI) mostrati lunedì.

PERCHÉ È IMPORTANTE

L'Arabia Saudita è il maggiore esportatore di petrolio greggio al mondo.

L'OPEC+, che raggruppa l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e gli alleati tra cui la Russia, può mettere in pausa o invertire gli aumenti della produzione di petrolio se il mercato si indebolisce, ha dichiarato questo mese il Ministro dell'Energia saudita.

DAI NUMERI

Le esportazioni di greggio dal più grande esportatore di petrolio al mondo sono diminuite del 6,9% a 5,968 milioni di barili al giorno (bpd) ad aprile, rispetto ai 6,413 milioni di bpd di marzo.

La produzione di greggio del Paese è salita a 8,986 milioni di bpd ad aprile, rispetto agli 8,973 milioni di bpd del mese precedente.

I dati hanno anche mostrato che la produzione di greggio delle raffinerie saudite è scesa di 0,015 milioni di bpd a 2,545 milioni di bpd e la combustione diretta di greggio è aumentata di 93.000 bpd a 400.000 bpd ad aprile.

CONTESTO

I dati mensili sulle esportazioni vengono forniti da Riyadh e da altri membri dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) al JODI, che li pubblica sul suo sito web.

Questo mese l'Arabia Saudita ha abbassato il prezzo ufficiale di vendita del suo fiore all'occhiello, il greggio Arab Light, in Asia, per il mese di luglio, il che ha segnato il primo taglio in cinque mesi, e si è attestato all'estremità inferiore delle aspettative dei commercianti in un sondaggio Reuters.

La potenziale riduzione del prezzo per l'Asia, che rappresenta l'82% delle esportazioni di petrolio dell'Arabia Saudita, sottolinea la pressione che devono affrontare i produttori del gruppo OPEC, in presenza di una robusta crescita dell'offerta non-OPEC e di un'economia globale che sta affrontando venti contrari.

L'OPEC+ ha concordato di estendere la maggior parte dei suoi profondi tagli alla produzione di petrolio fino al 2025, in occasione della sua riunione politica del 2 giugno. (Relazioni di Harshit Verma e Rahul Paswan a Bengaluru; Redazione di Will Dunham)