Shanghai (Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso in ribasso, zavorrato dalle società finanziarie ed energetiche, mentre gli investitori hanno riflettuto sui segnali a sorpresa di Pechino sull'allentamento delle politiche monetarie.

L'indice blue-chip CSI300 ha chiuso in ribasso dell'1,0% a 5.088,26, mentre l'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,8% a 3.525,50.

In testa alle perdite, l'indice finanziario CSI300 e l'indice energetico CSI300 hanno perso rispettivamente il 2% e il 2,2%.

La Cina intende adottare tagli tempestivi al coefficiente di riserva obbligatoria delle banche (Rrr) per sostenere l'economia reale, in particolare le piccole imprese, ha annunciato ieri il gabinetto cinese.

Non ci sarà necessariamente un taglio dell'Rrr dopo l'annuncio, deve ancora esserci un'inversione di tendenza e gli investitori non dovrebbero aspettarsi un eccessivo allentamento, hanno osservato gli analisti di Huachuang Securities.

Ad aumentare la pressione sul mercato sono state anche le ultime notizie sulla repressione cinese sulle società di piattaforme online.

Il regolatore del mercato cinese ha detto ieri di aver multato una serie di società Internet tra cui Didi Chuxing, Tencent e Alibaba per non aver presentato richiesta per l'approvazione di accordi di fusione e acquisizione del passato, secondo una dichiarazione sul sito web dell'organo di Amministrazione statale della regolamentazione del mercato (Samr).

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)