ZURIGO (awp/ats) - Apertura in rialzo per la borsa svizzera nella seconda seduta della settimana: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'839,58 punti, in progressione dello 0,49% rispetto a ieri.

Il mercato prende atto della chiusura contrastata di Wall Street (Dow Jones +0,60% a 32'432,08 punti, Nasdaq -0,47% a 11'768,84 punti) e guarda anche alle piazze asiatiche, a partire da Tokyo (Nikkei +0,15% a 27'518,25 punti).

Stando a un operatore si nota una certa ripresa soprattutto nei settori che sono stati recentemente duramente colpiti dall'ondata di vendite. Tuttavia è ancora troppo presto per parlare di un'inversione di tendenza: l'opinione dominante è che gli investitori debbano prepararsi a un mercato ancora volatile nelle prossime settimane.

Ciò è dovuto anche al rapido cambiamento delle aspettative delle banche centrali, prima fra tutte la Federal Reserve statunitense. "Un giorno il mercato si aspetta un rialzo dei tassi e il giorno dopo un taglio a fine anno", dichiara un trader. Molto dipende infatti dall'inflazione e a questo proposito l'attenzione è rivolta ai dati congiunturali, per stabilire quanto un'economia si sta raffreddando.

Sul fronte interno gli occhi rimangono puntati su UBS (+2,67%) e Credit Suisse (+3,12%), in procinto di fondersi. Il Ceo di UBS Ralph Hamers si è rivolto ai suoi dipendenti, parlando delle opportunità dell'acquisizione, e a quelli dell'ex concorrente, chiedendo loro fiducia. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Sonova (+2,11%), mentre il meno convincente appare Swisscom (-0,30%).

Nel mercato allargato si stanno mettendo in mostra Vat (+2,88%) e Inficon (+1,09%), stimolate da un giudizio di Berenberg. Il vistoso calo di Swiss Prime Site (-4,04%) è invece dovuto al fatto che da oggi il titolo della società è scambiato senza cedola per il dividendo.