ZURIGO (awp/ats) - Apertura in ribasso per la borsa svizzera nella penultima seduta della settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'279,72 punti, in flessione dell'1,44% rispetto a ieri.

Wall Street ha chiuso ieri nettamente in rosso (Dow Jones -1,70% a 30'183,78 punti, Nasdaq -1,79% a 11'220,19 punti) e deboli si sono mostrate oggi anche le piazze asiatiche, a cominciare da Tokyo (Nikkei -0,58% a 27'153,83 punti).

Il mercato elvetico si muove ai minimi dell'anno. Pesano le parole del presidente della Federal Reserve americana, Jerome Powell, che nell'annunciare ieri sera il quinto aumento dei tassi dell'anno (+0,75 punti a una forchetta fra il 3% e il 3,25%) ha ribadito la sua determinazione nel riportare l'inflazione sotto il 2%.

Crescono così i timori su un atterraggio per nulla morbido dell'economia mondiale. E non pochi analisti si interrogano sugli effetti che quanto sta succedendo potrà avere sui paesi più in difficoltà: non viene esclusa una crisi globale del debito.

Una stretta monetaria è attesa anche sul fronte interno: stamani la Banca nazionale svizzera (BNS) farà sapere le ultime mosse in materia di politica monetaria. Gli esperti prevedono la fine dell'era dei tassi negativi: il tasso guida potrebbe essere portato allo 0,25%.

Per quanto riguarda i singoli titoli i riflettori sono puntati su Novartis (-1,36%), che tiene oggi la sua giornata degli investitori. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Nestlé (-0,79%), mentre il meno convincente appare Richemont (-2,53%). Nel mercato allargato la ticinese Medacta (dato non ancora disponibile) ha annunciato l'introduzione negli Usa di un suo nuovo prodotto ortopedico.