ZURIGO (awp/ats) - Apertura in ribasso per la borsa svizzera nella seduta di metà settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'529,12 punti, in flessione dello 0,58% rispetto a ieri.

Il mercato prende atto, senza lasciarsi eccessivamente influenzare, della chiusura molto positiva di Wall Street (Dow Jones +2,80% a 30'316,32, Nasdaq +3,34% a 11'176,40) e guarda anche all'Asia, a cominciare da Tokyo (Nikkei +0,48% a 27'120,53 punti).

Il mese di ottobre è partito bene, con l'SMI in progressione del 3% rispetto a fine settembre. A stimolare gli investitori sono stati alcuni deboli dati macroeconomici americani, che ravvivano le speranze di un approccio meno aggressivo da parte della Federal Reserve - e di altre banche centrali - in materia monetaria. "Le cattive notizie sono al momento considerate buone, perché potrebbero spingere la Fed a rallentare i ritmi dei rialzi dei tassi", ha spiegato un analista di CMC Markets.

Sul fronte interno sorvegliata speciale rimane Credit Suisse (-1,18%), che ieri è salita del 9% dopo aver aggiornato lunedì il suo minimo di sempre; le ultime novità riguardano notizie di stampa circa la partenza di manager in Asia. In relazione a Novartis (-0,51%) e Roche (-0,42%) va segnalata una raccomandazione di Goldman Sachs, con ritocchi minimi dei rispettivi obiettivi di corso. Fra gli altri valori SMI si difende bene UBS (+0,03%), mentre il titolo meno convincente appare ABB (-1,35%). Nel mercato allargato si guarda con attenzione a Bachem (+1,96%), che ha reso noti piani di espansione in Svizzera.