ZURIGO (awp/ats) - Apertura in ribasso per la borsa svizzera nella prima seduta della settimana: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 11'016,85 punti, in flessione dello 0,99% rispetto a venerdì.

Il mercato prede atto della chiusura positiva di venerdì a Wall Street (Dow Jones +0,10% a 33'747,86 punti, Nasdaq +1,88% a 11'323,33 punti) e guarda anche all'andamento odierno delle piazze asiatiche, che si sono mosse in ordine sparso, con Tokyo in calo (Nikkei -1,06% a 27'963,47 punti).

L'atmosfera generale viene descritta come tendenzialmente buona, grazie all'inaspettato rallentamento dell'inflazione negli Stati Uniti, un fattore che diminuisce la pressione sulle banche centrali e che fa sperare in strette monetarie meno vigorose nei prossimi mesi. Nel contempo si osservano con favore gli allentamenti delle regole anti-Covid in Cina.

A spingere verso il basso il mercato elvetico è però Roche (-5,04%): la casa farmaceutica ha annunciato risultati negativi riguardo a uno studio sull'anticorpo monoclonale Gantenerumab, un nuovo preparato contro Alzheimer che gli investitori speravano potesse diventare fonte di sostanziosi ricavi. La notizia ha un effetto indiretto anche su Lonza (-3,25%), che fabbrica i principi attivi dei medicinali, mentre si sta muovendo poco Novartis (-0,05%).

I riflettori sono puntati anche su Sonova (-2,46%), che per il primo semestre del suo esercizio 2022/2023 (chiuso a fine settembre) ha reso noto un fatturato in aumento, ma un utile netto in lieve valo. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Credit Suisse (+1,52%), mentre il meno convincente appare Sika (-0,87%). Nel mercato allargato Accelleron (+1,44%) ha fatto sapere che è confrontata con una buona domanda: ha quindi aumentato le previsioni per il 2022.