ZURIGO (awp/ats) - Apertura in ribasso per la borsa svizzera nella seconda seduta della settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 11'124,41 punti, in flessione dello 0,79% rispetto a ieri.

Il mercato prende atto della chiusura contrastata di Wall Street (Dow Jones -0,34% a 33'517,65 punti, Nasdaq +0,63% a 10'635,65 punti) e dell'andamento delle piazze asiatiche, che si sono mosse in ordine sparso, con Tokyo positiva dopo un giorno di festività (Nikkei +0,78% a 26'175,56 punti).

Sulla scia del buon avvio di gennaio alcuni investitori stanno realizzando i guadagni, perché il quadro complessivo si è offuscato: le dichiarazioni di alcuni esponenti di spicco della Federal Reserve rischiano di spegnere le speranze di un rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi d'interesse. Grande attenzione sarà quindi data alle parole del presidente dell'istituto Jerome Powell, che oggi terrà un discorso a un evento organizzato dalla banca centrale svedese. Ma l'appuntamento più importante della settimana è in agenda giovedì, quando saranno diffusi gli ultimi dati sull'inflazione negli Usa.

Sul fronte interno in difficoltà appare Novartis (-1,52%), dopo le poche entusiasmanti affermazioni di alcuni esponenti dell'azienda, nell'ambito di un congresso, riguardo all'antitumorale Kisqali. Sonova (-2,93%) subisce da parte sua l'impatto di un cambiamento di raccomandazione operato da Kepler Cheuvreux. Fra gli altri valori SMI il più tonico è Credit Suisse (+0,10%), mentre il meno convincente appare Sika (-1,31%). Nel mercato allargato gli occhi sono puntati su EFG International (-1,84%), che soffre dopo un giudizio di UBS.