ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in lieve ribasso una seduta dominata dalle ultime novità sul rincaro provenienti dagli Stati Uniti: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'495,21 punti, in flessione dello 0,09% rispetto a ieri.

I corsi sono rimasti appiattiti per lunghe ore intorno alla parità, prima di calare vistosamente nel pomeriggio, al momento della pubblicazione del dato sull'inflazione americana. È poi però subentrato un parziale recupero nel finale.

I prezzi negli Usa sono saliti su base annua del 3,5% in marzo, dopo il 3,2% in febbraio, con una progressione ben più marcata di quanto si aspettassero gli esperti. In particolare il tasso core, importante per la Federal Reserve, è rimasto ostinatamente alto, al 3,8%. Le speranze di un'imminente inversione di tendenza in materia di tassi si sono quindi ulteriormente affievolite: una riduzione del costo del denaro in giugno sembra ormai definitivamente archiviata e anche un intervento in luglio non è più dato per scontato.

A questo punto l'attenzione si sposta sulla giornata di domani, quando toccherà alla Banca centrale europea (Bce) illustrare i suoi orientamenti di politica monetaria. Subito dopo cominceranno poi ad arrivare i primi risultati trimestrali, secondo un calendario economico globale ormai collaudato.

Sul fronte interno sotto pressione si è trovata UBS (-2,73% a 27,07 franchi), dopo che il Consiglio federale ha proposto una serie di misure per rafforzare le banche di rilevanza sistemica. Nello stesso comparto finanziario meglio orientati sono apparsi Zurich (+0,91% a 475,10 franchi) e Swiss Re (+0,42% a 106,55 franchi).

In ambito farmaceutico Roche (+1,17% a 224,40 franchi) è stata preferita a Novartis (-0,28% a 86,13 franchi). Ha marciato sul posto il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-0,04% a 93,46 franchi).

In modo non unitario hanno chiuso i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (+1,12% a 42,40 franchi), Holcim (-0,33% a 78,90 franchi), Kühne+Nagel (-0,78% a 252,80 franchi) e Sika (-0,60% a 264,80 franchi).

Nel mercato allargato Barry Callebaut (+9,78% a 1350,30 franchi) ha presentato risultati semestrali superiori alle attese, mentre DocMorris (-8,29% a 85,20 franchi) dopo una lunga attesa ha ottenuto in Germania l'autorizzazione per una soluzione di prescrizione elettronica dei farmaci: il titolo è partito bene, ma ha poi ripiegato.