ZURIGO (awp/ats) - La Borsa svizzera ha concluso la settimana in rialzo, seppur di poco: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'310.61 punti, in progressione dello 0,23% rispetto a ieri.

I dati presentati questo pomeriggio sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti - che sono aumentati leggermente più del previsto a gennaio in un contesto di forti incrementi nei costi dei servizi - hanno spinto i titoli quotati a Zurigo a un temporaneo ma non sorprendente ribasso, ma poi l'indice SMI è tornato a stabilizzarsi di nuovo.

Secondo un'analisi di mercato della banca online Swissquote, gli investitori stanno attualmente trovando una narrativa positiva che delinea un proseguimento "del rally azionario per tutti i dati economici", con la prospettiva che le azioni statunitensi corrano da un record all'altro. L'umore sui mercati - secondo gli analisti - è attualmente caratterizzato da un "cieco ottimismo, accecato dal fascino dei tagli dei tassi di interesse che attendono alla fine del tunnel".

Sul fronte interno le due blue chip che hanno presentato oggi i dati sull'esercizio 2023 sono ai due estremi della forbice: Sika domina ampiamente i listini (+2,83%, a 254.30 franchi), mentre Swiss Re ha navigato tutta la giornata nelle cifre rosse chiudendo con un pesante -2,56% (a 100.95 franchi).

Quest'ultima ha realizzato lo scorso anno una solida performance, ma alcuni analisti speravano in un risultato ancora migliore. Il riassicuratore ha registrato un utile netto di 3,21 miliardi di dollari (2,78 miliardi di franchi). Sika ha invece archiviato lo scorso anno con un calo della redditività: l'azienda attiva nei prodotti chimici per l'edilizia ha risentito degli elevati costi di integrazione di MBCC, ex filiale del gigante tedesco BASF.

In mancanza di altre notizie eclatanti riguardanti le blue chip si segnalano i decisi guadagni di Holcim (+1,69%, a 67.745 franchi), ABB (+1,65%, a 40.04 franchi) - che oggi ha annunciato l'acquisizione dell'azienda statunitense SEAM Group, specializzata in elettrificazione - e Geberit (+1,30%, a 512.40 franchi).

Pesanti si sono rivelati invece, oltre a Swiss Re, pure i titoli di Logitech (-1,01%, a 76.56 franchi), Nestlé (-0,98%, a 97.15 franchi) e Kühne+Nagel (-0,95%, a 282.10 franchi).