ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera archivia, con una seduta di piccolo cabotaggio, una settimana tutto sommato positiva: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'879,52 punti, in progressione dello 0,26% rispetto a ieri.

Dopo un inizio in lieve ribasso il mercato ha subito virato verso l'alto, rimanendo comunque sempre non troppo distante dalla linea di demarcazione. La mancanza di impulsi è apparsa evidente: assai latitanti sono apparsi in particolare gli investitori americani, con Wall Street ieri chiusa e oggi - in occasione del Black Friday - aperta solo in mattinata.

Anche i pochi dati congiunturali europei diffusi in giornata - fra cui va in particolare menzionata la conferma del lieve calo del prodotto interno lordo (Pil) tedesco nel terzo trimestre - non sono riusciti a smuovere i corsi. Gli operatori si chiedono essenzialmente se prossimamente potrà scattare un cosiddetto rally natalizio: finora il mese di novembre si è comunque rivelato molto positivo. E la settimana si è chiusa con l'indice SMI in progressione dello 0,9%.

Hanno trainato il listino Novartis (+0,63% a 86,79 franchi) e Roche (+0,15% a 238,70 franchi), mentre fermo ai blocchi di partenza è rimasto il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,14% a 100,48 franchi). Bene orientati si sono rivelati i titoli finanziari quali UBS (+0,34% a 23,31 franchi), Swiss Life (+1,04% a 563,60 franchi) e Swiss Re (+0,64% a 102,65 franchi).

Acquisti sono stati segnalati anche sui i valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (+0,71% a 34,13 franchi), Kühne+Nagel (+1,28% a 252,90 franchi), Holcim (+0,19% a 63,06 franchi) - che è stata solo in parte favorita da un giudizio di Vontobel - e Sika (+0,25% a 237,30 franchi). Richemont (-1,28% a 112,10 franchi) ha visto scattare qualche realizzo di guadagno dopo alcune sedute molto positive.

Nel mercato allargato Julius Bär (-0,97% a 46,75 franchi) non si è ancora completamente stabilizzata, dopo aver subito recentemente l'impatto di notizie di stampa che danno la banca implicata nei crediti a Signa, gruppo immobiliare in difficoltà. U-blox (+3,87% a 88,60 franchi) ha approfittato di un aumento di obiettivo di corso operato da Kepler Cheuvreux.