ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude con una seduta in lieve rialzo una settimana tutto sommato positiva, seppure per un soffio: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'887,36 punti, in progressione dello 0,30% rispetto a ieri.

In giornata il mercato ha chiaramente puntato verso l'alto, ma nel pomeriggio i guadagni si sono fatti più contenuti. L'SMI ha comunque potuto chiudere con una performance di +0,1% rispetto a sette giorni or sono: cosa per nulla scontata, visto come si erano messe le cose all'inizio della settimana.

I corsi sono stati favoriti da un clima generale orientato a un certo ottimismo, sulla scia di indici Pmi superiori alle attese in Cina, nell'Eurozona e nelle principali economie europee. In Svizzera non è passato inosservato l'ultimo dato sul prodotto interno lordo (Pil), che è salito dello 0,3% nel terzo trimestre, a fronte di un calo dello 0,1% nei tre mesi precedenti.

In generale gli investitori sperano nel proseguimento del cosiddetto rally natalizio. Il movimento al rialzo - che ha portato diverse piazze ai massimi dell'anno - è sostenuto dalla speranze di un taglio dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali nel 2024, grazie al calo dell'inflazione.

A livello di singoli titoli si è messa in mostra UBS (+0,77% a 24,82 franchi), che per la prima volta dal 2008 ha in giornata anche superato i 25 franchi, sostenuta da raccomandazioni di acquisto da parte di analisti e, più in generale, dal buon andamento del comparto bancario globale. Discorso opposto va fatto per Swiss Re (-4,76% a 98,34 franchi), che nella giornata degli investitori ha deluso con obiettivi di profitto per il 2024 giudicati troppo poco ambiziosi.

Non hanno presentato un andamento perfettamente unitario i valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (+1,35% a 35,18 franchi), Kühne+Nagel (+1,07% a 255,90 franchi), Holcim (+1,18% a 65,06 franchi) e Sika (-0,17% a 236,80 franchi). Fra i pesi massimi difensivi Roche (+1,50% a 239,60 franchi) e Novartis (+0,31% a 85,38 franchi) sono stati preferiti a Nestlé (-0,40% a 98,95 franchi).

Nel mercato allargato ha sofferto Leonteq (-16,26% a 32,70 franchi), che ha lanciato un avvertimento sugli utili.