ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude anche la terza seduta della settimana in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'001,62 punti, in progressione dello 0,34% rispetto a ieri.

Il mercato ha riconquistato quota 11'000 punti, confermando una tendenza positiva che dura ormai da diverse settimane. A sostenere i corsi è la prospettiva sempre più concreta di un taglio dei tassi d'interesse nel 2024.

Oggi negli Stati Uniti dal tradizionale sondaggio Adp è emerso che il settore privato ha creato meno impieghi del previsto, illustrando una fase di indebolimento congiunturale che dovrebbe aiutare la Federal Reserve a tenere sotto controllo l'inflazione. Ancora più atteso diventa così il rapporto mensile ufficiale sul mercato del lavoro americano che sarà diffuso venerdì, tanto più che la Fed sarà chiamata la settimana prossima ad aggiornare la sua politica monetaria: la decisione sui tassi è attesa per mercoledì e il giorno successivo toccherà alla Banca nazionale svizzera (BNS) informare sui suoi orientamenti.

A livello di singoli titoli al centro dell'attenzione figurava Novartis (-0,20% a 84,890 franchi), dopo il via libera della FDA, l'autorità americana dei farmaci, alla commercializzazione dell'iptacopan, un preparato contro una rara malattia del sangue. Non molto lontani si sono mossi gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-0,40% a 249,95 franchi) e Nestlé (-0,22% a 99,40 franchi).

Acquisti sono stati segnalati su UBS (+1,56% a 24,72 franchi), che è tornata a riavvicinarsi ai suoi massimi da 15 anni, e su Partners Group (+0,74% a 1155,50 franchi). Un orientamento positivo è stato mostrato anche dai valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (+0,23% a 35,46 franchi), Kühne+Nagel (+1,04% a 261,30 franchi), Holcim (+0,74% a 65,18 franchi) e Sika (+1,84% a 243,00 franchi). Ha cercato un consolidamento Lonza (+0,27% a 334,70), dopo la scarsa verve delle ultime sedute.

Nel mercato allargato Clariant (invariata a 12,83 franchi) ha deciso di chiudere l'impianto rumeno di produzione di bioetanolo Sunliquid, che aveva già generato rettifiche di valore per diverse centinaia di milioni di franchi, mentre Arbonia (+0,23% a 8,55 franchi) ha annunciato un calo del fatturato nel 2023, ma nel contempo ha confermato le previsioni a medio termine.