ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia una nuova settimana con una seduta in cui ha faticato a trovare un orientamento preciso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'429,83 punti, in progressione dello 0,35% rispetto a ieri.

Sotto i riflettori è tornato il mercato immobiliare cinese, da tempo in difficoltà: un tribunale di Hong Kong ha ordinato la liquidazione del gigante immobiliare cinese Evergrande. Sempre dalla Cina è però anche arrivata la notizia di nuove misure adottate dall'autorità di regolamentazione per sostenere il mercato.

Intanto il perdurare delle violenze in Medio Oriente sta facendo aumentare il prezzo del petrolio, con potenziali effetti a cascata sull'inflazione globale. Come noto il rincaro è osservato speciale anche in un'ottica di politica monetaria, che questa settimana vivrà un importante appuntamento: la Federal Reserve deciderà mercoledì sui tassi, gli esperti si aspettano che l'istituto lasci invariato il costo del denaro. Anche per quanto riguarda la Banca centrale europea (Bce) oggi diversi esponenti hanno cercato di stemperare la speranze riguardo a un taglio dei tassi in tempi brevi.

In Svizzera l'attenzione era concentrata su Holcim (+4,70% a 67,22 franchi), che ha annunciato l'intenzione di scorporare e quotare autonomamente in borsa le attività in Nordamerica, in sensibile espansione, e che ha pure designato un nuovo Ceo. Minore dinamismo è stato mostrato da altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+0,52% a 36,95 franchi), Kühne+Nagel (+0,72% a 293,40 franchi) e soprattutto Sika (-0,58% a 240,40 franchi).

In ambito finanziario ha arretrato UBS (-0,50% a 25,67 franchi), mentre si sono difesi meglio gli assicurativi Swiss Re (+0,02% a 99,28 franchi) e Swiss Life (+0,29% a 612,00 franchi). Hanno funto da traino Nestlé (+0,91% a 99,39 franchi) e Novartis (+0,49% a 92,91 franchi), mentre si è defilato il terzo peso massimo difensivo, Roche (-0,28% a 246,75 franchi).

Nel mercato allargato i riflettori erano puntati su Julius Bär (-1,07% a 47,25 franchi), che secondo notizie di stampa potrebbe essere costretta a procedere a rettifiche di valore per circa 400 milioni di franchi per i prestiti concessi a Signa, il gruppo immobiliare austriaco in bancarotta: i dati effettivi dovrebbero essere resi noti giovedì. Interroll (-0,80% a 2465,00 franchi) ha diffuso i primi dati 2023 in calo in relazione a fatturato e commesse, mentre Swissquote (+0,28% a 218,40 franchi) ha sofferto inizialmente per un cambiamento di raccomandazione operato da Kepler Cheuvreux.