ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera archivia con una seduta in rialzo una settimana tutto sommato piatta: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'493,92 punti, in progressione dello 0,48% rispetto a ieri.

L'umore generale era oggi favorito, sia in Europa che negli Stati Uniti, dalle buone notizie riguardo all'inflazione, che appare tendenzialmente in indebolimento. Gli esperti ritengono che la Banca centrale europea (Bce) possa operare un primo taglio dei tassi d'interesse in giugno: se ne saprà forse di più giovedì prossimo, quando è in programma la prossima riunione dell'istituto.

La giornata si è presentata ricca di dati macroeconomici, al di qui e al di là dell'Atlantico, ma nessuno è stato in grado di dare un orientamento speciale ai corsi. Molto discusso fra gli operatori in Svizzera è stato inoltre l'annuncio della partenza di Thomas Jordan, che a fine settembre lascerà la Banca nazionale svizzera (BNS).

La settimana si è chiusa con l'SMI in contrazione dello 0,02%. Fra i singoli titoli è crollata Kühne+Nagel (-13,54% a 257,30 franchi), dopo aver reso noto una flessione dei risultati 2023 a cui si è aggiunta una sforbiciata al dividendo. Molto meglio si sono difesi altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+0,05% a 40,74 franchi), Holcim (+1,94% a 73,50 franchi) e Sika (+1,10% a 258,30 franchi).

Per una volta insieme e ben intonati hanno trainato il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,85% a 92,54 franchi), Roche (+0,54% a 233,20 franchi) e Novartis (+0,37 a 90,14 franchi). In ambito finanziario UBS (+1,15% a 25,50 franchi) è rimasta su un percorso di crescita.

Nel mercato allargato ha informato sull'andamento degli affari Bucher (+1,55% a 380,00 franchi), AMS Osram (-1,86% a 1,32 franchi) ha continuato a scivolare all'indietro, dopo aver già perso ieri il 39% sulla scia di una maxi-rettifica di valore.