ZURIGO (awp/ats) - La borsa archivia una settimana positiva con una seduta in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'496,76 punti, in progressione dello 0,97% rispetto a ieri.

La giornata si è presentata molto più calma di quella, frenetica, di ieri, che ha visto la diffusione di diversi dati aziendali e congiunturali. L'atmosfera generale rimane sostanzialmente buona: il boom dell'intelligenza artificiale stimola i valori tecnologici, che a loro volta hanno un effetto di traino su altre realtà. Sempre in primo piano rimane la politica monetaria: gli investitori hanno però nel frattempo accettato il fatto che non vi saranno tagli dei tassi d'interesse a breve.

Contrariamente ad altre piazze - prima fra tutte Wall Street - Zurigo nei primi due mesi dell'anno sembra però un po' arrancare e il primato di circa 13'000 punti SMI di inizio 2022 appare ancora lontano. La settimana si è comunque chiusa con buoni profitti: l'SMI ha guadagnato l'1,6%.

A livello di singoli titoli va segnalato il parziale rimbalzo di Nestlé (+1,18% a 95,35 franchi), che ieri era arretrata del 5% sulla scia dei conti annuali. Hanno trainato il listino anche gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (+1,55% a 232,40 franchi) e Novartis (+1,17% a 91,63 franchi).

ABB (-0,62% a 40,37 franchi) ha annunciato un cambio ai vertici: una parte degli operatori ha spiegato il calo del corso con l'incertezza generata dal nuovo arrivo, altri semplicemente con i realizzi di guadagno. In modo non perfettamente unitario si sono mossi altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali Holcim (+0,41% a 69,32 franchi), Kühne+Nagel (-0,14% a 287,90 franchi) e Sika (+1,21% a 258,80 franchi).

Fra i titoli assicurativi Swiss Re (+2,45% a 106,50 franchi) chiude una settimana da incorniciare, ma nello stesso ambito finanziario non ha sfigurato nemmeno UBS (+0,37% a 24,72 franchi).

Nel mercato allargato l'attenzione era concentrata su Georg Fischer (+8,27% a 66,80 franchi), che intende procedere a un aumento di capitale per finanziarie l'acquisizione della società finlandese Uponor, e su Calida (+2,63% a 29,25 franchi), che ha informato sull'andamento degli affari. Notevole è stato il balzo di Idorsia (+47,24% a 2,40 franchi), un movimento che gli specialisti spiegano con l'operato di investitori che avevano posizioni al ribasso e che hanno dovuto correre ai ripari.