ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera parte con il piede giusto nella nuova settimana, mettendo a segno la quarta seduta consecutiva in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'435,99 punti, in progressione dell'1,29% rispetto a venerdì e ai massimi di giornata.

Il listino allargato SPI ha guadagnato l'1,28% a 14'677,15 punti.

Il mercato sembra perlomeno temporaneamente essersi lasciato alle spalle i timori relativi all'inflazione e alle strette monetarie, che avevano portato l'SMI a retrocedere a fine settembre sino a quasi 10'000 punti. L'indice ha così oggi superato gli 11'400 punti: era dall'inizio di giugno che non si vedevano quote così elevate.

La fase positiva che sta caratterizzando l'inizio anno (SMI +6% da inizio gennaio) viene favorita dagli ultimi dati macroeconomici globali, che testimoniano di un rallentamento della congiuntura: questo, secondo gli osservatori, toglie pressione sul fronte dei prezzi, permettendo alle banche centrali a procedere ad aumenti meno marcati dei tassi d'interesse.

Qualche indicazione in più al riguardo giungerà nei prossimi giorni con la pubblicazione di svariati indicatori economici americani. Molto attesi sono anche i risultati aziendali di grandi società statunitensi quali Goldman Sachs e Netflix. Oggi comunque gli impulsi da oltre Atlantico sono completamente mancati: la borsa americana era infatti chiusa per le festività del Martin Luther King's Day.

In Svizzera al centro dell'attenzione figurava Sika (+3,45% a 255,10 franchi), che ha annunciato la cessione di un'importante unità del gruppo MBCC, entità in fase di acquisizione. Osservata speciale era anche Credit Suisse (+1,70% a 3,18 franchi), dopo che il Financial Times ha parlato di un possibile taglio del 10% dell'organico dell'investment banking in Europa, un passo che rappresenterebbe un inasprimento della politica dei tagli già in atto nella banca.

Nello stesso comparto finanziario Partners Group (+3,50% a 893,80 franchi) è rimbalzata dopo le perdite subite in seguito alla pubblicazione del dato sui patrimoni in gestione ed è apparsa più tonica di UBS (+1,56% a 19,49 franchi). Unico titolo principale in negativo si è rivelato Logitech (-0,43% a 50,46 franchi), che ha continuato a soffrire per i conti trimestrali giudicati deludenti.

Ha trainato con forza il listino Novartis (+2,04% a 86,22 franchi), mentre lievemente meno ispirati si sono mostrati gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (+0,99% a 294,60 franchi) e Nestlé (+1,07% a 115,18 franchi).

Nel mercato allargato la notizia del giorno si è rivelata la partenza del Ceo di Temenos (+8,92% a 62,00 franchi) Max Chuard, dopo la presentazione di conti trimestrali in calo. Ypsomed (+9,95% a 187,80 franchi) ha beneficiato di un cambiamento di obiettivo di corso operato da Credit Suisse, mentre su Tecan (-2,20% a 400,00 franchi) ha pesato un giudizio negativo di Kepler Cheuvreux.