ZURIGO (awp/ats) - La Borsa svizzera chiude in netto rialzo, mettendo a segno la seduta migliore da tre mesi e mezzo a questo parte: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'590,92 punti, in progressione del 2,92% rispetto a ieri.

Il listino allargato SPI ha guadagnato il 2,80% a 13'556,22 punti.

Ispirate dall'andamento molto positivo di Wall Street le piazze europee si sono lanciate oggi in un recupero che non si vedeva da tempo. A favorire i corsi è stato l'indice manifatturiero Ism americano, calato ai minimi da due anni. Un primo grande segnale di raffreddamento dell'economia a stelle e strisce che fa sperare in una stretta monetaria meno forte da parte della Federal Reserve, impegnata a combattere l'inflazione. E in tal senso il rialzo dei tassi contenuto operato oggi dalla banca centrale australiana è stato interpretato come un possibile rallentamento nell'imposizione di politiche restrittive.

Quando poi i valori hanno preso il volo è partita una corsa agli acquisti alimentata anche da chi aveva scommesso su nuovi cali e che, colto in precario equilibrio, si è trovato costretto a comprare per ridurre le perdite. L'SMI si è trovato quindi a mostrare l'incremento giornaliero maggiore dal 24 giugno scorso, quando era salito del 3,54%. Certo ancora pochi credono comunque a un vero e proprio rimbalzo duraturo, dopo mesi negativi: il clima non è ancora sufficientemente sereno e c'è chi dice che i corsi delle azioni non riflettano del tutto l'impatto della recessione globale che si prospetta.

Ma nel frattempo in un'atmosfera generale tornata improvvisamente da tigrotti di Mompracem c'è stata di nuovo gloria per Credit Suisse (+8,86% a 4,29 franchi), che ha rimbalzato dopo che ieri in giornata era stato toccato un nuovo minimo storico (a 3,52 franchi). Ispirata è apparsa anche UBS (+4,39% a 15,33 franchi) e nello stesso comparto finanziario ha avanzato pure Partners Group (+5,54% a 865,40 franchi).

In forte aumento ha terminato ABB (+6,16% a 25,85 franchi), che ieri era stata penalizzata per lo scorporo di Accelleron (+0,94% a 18,27 franchi). Ancora più in vista si è trovata Sika (+6,04% a 214,20 franchi), che nella giornata degli investitori ha corretto al rialzo le previsioni sulle vendite per l'insieme dell'esercizio.

Roche (+3,31% a 332,75 franchi) ha convinto più di Novartis (+1,30% a 76,97 franchi), grazie al via libera negli Usa a un test diagnostico per il cancro al seno. Meno tonico si è rivelato il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,96% a 107,48 franchi). La giornata da capitani coraggiosi ha spinto per contro a disdegnare i vascelli più tranquilli quali Swisscom (-0,25% a 471,90 franchi).