ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude anche la seconda seduta della settimana in ribasso, seppur di poco: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'440,45 punti, in flessione dello 0,11% rispetto a ieri.

Il mercato è rimasto quasi costantemente in negativo, ma sempre vicino alla parità. Stando agli operatori dopo due settimane molto buone è in corso una fase di consolidamento, che vede peraltro come aspetto positivo il fatto che non vi sono segnali di una forte correzione.

Nuovi impulsi sono attesi nei prossimi giorni in relazione ai dati dei prezzi nell'Eurozona e negli Usa, nonché riguardo all'aggiornamento sul prodotto interno lordo (Pil) americano. Lo scenario migliore, per un riavvio del rally borsistico, sarebbe una crescita economica statunitense robusta, ma non troppo forte, accompagnata da un'inflazione in calo.

In una giornata povera di notizie concernenti le blue chip hanno pesato negativamente sul listino Nestlé (-0,65% a 93,68 franchi) e Novartis (-0,78% a 90,65 franchi), mentre assai più tonico di è mostrato il terzo peso massimo difensivo, Roche (+1,22% a 231,95 franchi).

In ambito finanziario è proseguita l'avanzata di UBS (+0,60% a 25,14 franchi). Fra i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura Holcim (+0,91% a 70,78 franchi) - che domani informerà sull'esercizio 2023 - ha convinto più di ABB (-0,37% a 40,19 franchi), Kühne+Nagel (-0,89% a 288,40 franchi) e Sika (+0,08% a 256,40 franchi).

Molto movimento è stato notato nel mercato allargato: hanno informato sull'andamento degli affari Straumann (-2,23% a 144,70 franchi), SIG (+2,35% a 17,87 franchi), Arbonia (+21,49% a 12,04 franchi) e PSP Swiss Property (+1,15% a 114,50 franchi).