ZURIGO (awp/ats) - Per la prima volta da una settimana a questa parte la borsa svizzera torna a chiudere una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha oggi terminato a 11'428,74 punti, in flessione dello 0,25% rispetto a ieri.

Gli investitori hanno optato per un atteggiamento prudente, in attesa di due pubblicazioni che arriveranno in serata dagli Stati Uniti: da una parte i verbali dell'ultima seduta della Federal Reserve, da cui ci si aspettano indicazioni circa il futuro della politica monetaria americana, e dall'altra i risultati di Nvidia, colosso dei processori grafici ampiamente diffusi nell'industria informatica, i cui dati sono considerati un importante barometro del settore tecnologico.

"Il momento della verità si avvicina", ha commentato un operatore. Gli ultimi dati sull'inflazione negli Stati Uniti hanno tendenzialmente smorzato le aspettative di un rapido taglio dei tassi d'interesse, ma questo non ha finora avuto un impatto negativo sull'andamento generale del mercato azionario.

Sul fronte interno sorvegliata speciale era Roche (-0,58% a 230,85 franchi), dopo l'abbassamento di obiettivo di corso operato da JPMorgan. Poco ispirata è apparsa fin da subito anche Novartis (-0,80% a 90,04 franchi) e nel finale è stato trascinato dalla corrente generale pure il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-0,48% a 99,12 franchi), che presenterà i suoi conti domani.

In ambito finanziario ha avanzato UBS (+0,41% a 24,50 franchi), mentre non univoci si sono presentati gli assicurativi Swiss Re (-0,83% a 101,90 franchi), Swiss Life (-0,46% a 645,80 franchi) e Zurich (+0,72% a 447,10 franchi). Acquisti sono stati segnalati sulla gran parte dei valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali Holcim (+1,41% a 69,02 franchi), Kühne+Nagel (+1,37% a 288,70 franchi) e Sika (+1,14% a 258,30 franchi): si è almeno parzialmente smarcata solo ABB (+0,07% a 40,18 franchi), che ha sostanzialmente marciato sul posto.

Nel mercato allargato l'attenzione era concentrata EFG International (+1,51% a 12,08 franchi), che ha diffuso dati relativi al 2023 chiaramente superiori alle previsioni, annunciando nel contempo un sensibile aumento del dividendo. Per Oerlikon (+7,95% a 4,51 franchi) è proseguito il buon momento avviato ieri con l'annuncio di dismissioni.