ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta a lungo trascorsa a ridosso della parità: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'465,74 punti, in flessione dello 0,26% rispetto a ieri.

Come previsto la Banca centrale europea (Bce) ha lasciato invariati i tassi d'interesse: nel contempo però ha anche aperto a un possibile taglio, che potrebbe avvenire in giugno.

Nel frattempo nel pomeriggio sono giunti segnali importanti anche dagli Stati Uniti: i prezzi alla produzione sono risultati inferiori alle attese e il numero di richieste di sussidi settimanali di disoccupazione è stato più alto del previsto. Si tratta di segnali importanti nell'ottica delle politica monetaria, andando nel senso di un approccio meno restrittivo da parte della Federal Reserve, dopo che ieri un dato sorprendentemente forte sull'inflazione aveva messo di malumore più di un investitore.

Sul fronte interno ha trainato il listino Roche (+0,76% a 226,10 franchi), che ha comunicato buone nuove riguardo al suo test Elecsys per diagnosticare l'Alzheimer. Bene orientata è apparsa anche Nestlé (+0,39% a 93,82 franchi), mentre ha arrancato il terzo peso massimo difensivo, Novartis (-0,58% a 85,63 franchi).

Ancora sotto pressione si è trovata UBS (-2,51% a 26,39 franchi), che già ieri aveva perso il 3% dopo che il Consiglio federale ha proposto una serie di misure per rafforzare le banche di rilevanza sistemica. Nello stesso comparto finanziario poco ispirati si sono dimostrati anche Zurich (-1,24% a 469,20 franchi), Swiss Re (-1,08% a 105,40 franchi) e Swiss Life (-0,90% a 618,60 franchi).

Givaudan (-0,65% a 4005,00 franchi) ha presentato un dato del fatturato in rialzo nei primi tre mesi del 2024: secondo gli esperti il titolo ha però sofferto per i realizzi di guadagno. In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,66% a 42,12 franchi), Holcim (-0,20% a 78,74 franchi), Kühne+Nagel (-0,20% a 252,30 franchi) e Sika (+1,13% a 267,80 franchi).

Nel mercato allargato acquisti sono stati segnalati soprattutto inizialmente su VAT (+0,18% a 491,10 franchi), dopo l'incremento delle commesse trimestrali. Helvetia (-0,16% a 121,50 franchi) ha informato sull'andamento degli affari nell'esercizio 2023, mentre Idorsia (-26,37% a 1,86 franchi) ha annunciato di voler proporre la possibilità di rimborsare almeno parzialmente in azioni un'obbligazione convertibile in scadenza in luglio.