ZURIGO (awp/ats) - Prima seduta settimanale in ribasso per la borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'968,10 punti, in flessione dello 0,30% rispetto a ieri.

Il mercato è apparso orientato a un consolidamento, dopo che ieri l'SMI ha superato gli 11'000 punti per la prima volta da due mesi a questa parte. Qua e là è scattato qualche realizzo di guadagno, ma gli investitori hanno soprattutto mantenuto un atteggiamento prudente in vista della cruciale giornata di domani, quando sarà pubblicato l'atteso rapporto mensile sul mercato del lavoro americano. Se l'occupazione dovesse mostrare un rallentamento si rafforzerebbero le speranze di chi vede già in primavera un taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, con benefici effetti a cascata sui corsi azionari.

A livello di singoli titoli poco ispirata è apparsa UBS (-0,61% a 24,57 franchi), dopo che notizie di stampa danno anche Credit Suisse implicata nel tracollo dell'impero immobiliare austriaco Signa. Nello stesso segmento finanziario non è passato inosservato un rapporto sui danni assicurati globali pubblicato da Swiss Re (-0,10% a 98,66 franchi).

Uno studio settoriale di Deutsche Bank ha per contro messo in difficoltà Richemont (-0,35% a 112,85 franchi). In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (+0,11% a 35,50 franchi), Kühne+Nagel (-0,50% a 260,00 franchi), Holcim (-0,31% a 64,98 franchi) e Sika (+0,99% a 245,40 franchi).

Roche (-0,20% a 249,45 franchi) si è difesa un po' meglio degli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-0,75% a 84,25 franchi) e Nestlé (-0,73% a 98,67 franchi).