ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta in cui ha a lungo faticato a trovare un orientamento preciso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'366,62 punti, in flessione dello 0,31% rispetto a ieri.

Il listino allargato SPI ha perso lo 0,33% a 14'591,63 punti.

Il mercato si è mosso quasi sino alla fine all'interno di una ristretta fascia di oscillazione, mostrando una chiara ritrosia ad assumere una tendenza chiara. L'atmosfera generale è stata descritta come tuttora buona, ma i volumi complessivi di contrattazione sono risultati molto bassi per questo periodo dell'anno.

I corsi sono tuttora sostenuti dalla speranza che l'inflazione continuerà a diminuire e che le banche centrali porranno presto fine alle loro politiche restrittive. In questo contesto non sono passate inosservate le ultime decisioni della banca centrale giapponese (BoJ), che ha mantenuto invariato il suo approccio espansivo.

I dati macro statunitensi pubblicati nel pomeriggio - commercio al dettaglio e prezzi alla produzione - sono stati accolti in modo tendenzialmente positivo, ma non hanno portato nuovi impulsi fondamentali. La notizia che Microsoft taglierà 10'000 impieghi viene invece vista come una conferma del rallentamento congiunturale

La stagione dei risultati aziendali è intanto ormai cominciata: in Svizzera Richemont (+0,66% a 137,90 franchi) ha diffuso gli ultimi dati sui ricavi, che risultano in crescita, ma in misura inferiore di quanto atteso dagli analisti: dopo un avvio debole l'azione è comunque riuscita a risalire la china.

Da Davos sono giunte ulteriori rassicurazione dei vertici di Credit Suisse (+0,03% a 3,19 franchi) riguardo agli sviluppi interni e il titolo si è così mostrato poco meno tonico di quello di UBS (+0,26% a 19,64 franchi). Acquisti sono stati segnalati in particolare su Sika (+1,95% a 262,00 franchi) e Swiss Re (+1,43% a 93,40 franchi).

La rinnovata propensione degli investitori per i titoli ciclici ha messo sotto pressione i pesi massimi difensivi Nestlé (-1,88% a 112,44 franchi) e Novartis (-1,02% a 84,74 franchi), ma non Roche (+0,48% a 295,90 franchi).

Nel mercato allargato i riflettori erano puntati su Barry Callebaut (+1,33% a 1910,00 franchi), che ha informato sulle vendite. Leclanché (+18,24% a 0,59 franchi) ha beneficiato della notizia dello sviluppo di nuove batterie, mentre Bystronic (-7,43% a 685,00 franchi) ha subito l'impatto di un giudizio di Credit Suisse.