ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude la seduta in ribasso, per la seconda volta questa settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'386,17 punti, in flessione dello 0,37% rispetto a ieri.

Il momento appare generalmente favorevole alle piazze azionarie, con mercati come quello tedesco e quello giapponese che hanno segnato nuovi record storici. I corsi sono favoriti da alcuni buoni risultati aziendali - primo fra tutti quello Nvidia, colosso americano dei processori grafici ampiamente diffusi nell'industria informatica - e dagli ultimi indicatori macro: l'indice dei responsabili agli acquisti dell'Eurozona è salito ai massimi da otto mesi e l'inflazione si è confermata in rallentamento.

La Svizzera si è però mossa in controtendenza e il motivo è da identificare nel forte arretramento di Nestlé (-4,92% a 94,24 franchi), che ha pubblicato il bilancio 2023: nell'ultimo trimestre la crescita delle vendite del gigante alimentare è rallentata più di quanto si temesse e molti analisti speravano in qualcosa di più anche riguardo alle prospettive per l'anno in corso. Ha pesato negativamente sul listino pure Roche (-0,87% a 228,85 franchi), mentre più ispirata è apparsa Novartis (+0,59% a 90,57 franchi).

Ottime cifre annuali sono state rese note da Zurich (+2,64% a 458,90 franchi), che fra gli assicurativi si è quindi posizionata ancora meglio di Swiss Re (+2,01% a 103,95 franchi). Nello stesso comparto finanziario non ha sfigurato UBS (+0,53% a 24,63 franchi).

Non hanno presentato un andamento unitario i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+1,10% a 40,62 franchi), Holcim (+0,03% a 69,04 franchi), Kühne+Nagel (-0,14% a 288,30 franchi) e Sika (-1,01% a 255,70 franchi).

Nel mercato allargato l'attenzione era concentrata su Sulzer (+9,31% a 95,70 franchi), Kudelski (-13,06% a 1,37 franchi) e Cembra (+7,56% a 74,00 franchi), che hanno informato sull'andamento degli affari.