ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta chiusa in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'452,88 punti, in flessione dello 0,38% rispetto a venerdì.

Il mercato è partito debole, ma con il trascorrere delle ore è riuscito a trovare un certo vigore per poi virare nuovamente in negativo nel finale. Tra gli operatori ci si chiede se i rialzi delle ultime settimane siano sostenibili o se non vi sia il rischio di una bolla: a questo proposito comunque ci si riferisce più alle azioni americane che a quelle elvetiche.

La giornata si è presentata ancora relativamente tranquilla, ma la musica cambierà parecchio nel corso della settimana, con la diffusione dei risultati di una trentina di aziende svizzere nonché con la pubblicazione di importanti dati macroeconomici negli Stati Uniti e nell'Eurozona, indicatori che potrebbero influenzare la politica monetaria delle banche centrali.

A livello di singoli titoli si è messa in mostra Holcim (+1,18% a 70,14 franchi), che mercoledì presenterà il bilancio 2023. In ordine sparso si sono mossi gli altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (-0,20% a 40,45 franchi), Kühne+Nagel (+1,08% a 291,00 franchi) e Sika (-1,00% a 256,20 franchi).

Tutti in rosso si sono presentati i pesi massimi difensivi Nestlé (-1,11% a 94,29 franchi), Roche (-1,40% a 229,15 franchi) e Novartis (-0,29% a 91,36 franchi). In ambito finanziario acquisti sono stati segnalati su UBS (+1,09% a 24,99 franchi), mentre Swiss Life (-1,39% a 639,80 franchi) ha sofferto per un cambiamento di raccomandazione al ribasso operato da Vontobel.

Nel mercato allargato l'attenzione era concentrata su Temenos (+0,84% a 64,82 franchi), che ha annunciato la creazione di un comitato d'inchiesta per far luce sulle accuse di cattive pratiche contabili mosse dalla società americana Hindenburg Research, e su Barry Callebaut (-2,20% a 1291,00 franchi), che prospetta un massiccio taglio occupazionale nell'ambito del suo programma di risparmi.