ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta per lunghe ore positiva, ma che ha perso parecchio terreno nel finale: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'217,73 punti, in flessione dello 0,52% rispetto a ieri.

Il listino allargato SPI è sceso dello 0,39% a 14'466,06 punti.

Il mercato ha perlomeno inizialmente cercato di accodarsi ad altre piazze, che continuano a registrare rialzi, malgrado gli avvertimenti delle banche centrali circa i futuri aumenti dei tassi d'interesse. Anche il dato sull'inflazione in Germania - il rincaro è tornato ad aumentare, seppur lievemente, toccando l'8,7% - non è riuscito a scalfire l'ottimismo di fondo degli investitori.

In Svizzera invece hanno prevalso considerazioni di natura soprattutto aziendale. In primo piano figurava Credit Suisse (-14,73% a 2,77 franchi), che ha annunciato una perdita di 7,3 miliardi di franchi nel 2022: più che l'entità del rosso - che era nelle previsioni - agli analisti ha fatto paura il deflusso gigantesco di fondi osservato nel quarto trimestre. Il titolo è così scivolato di nuovo sotto i 3 franchi, toccando un minimo a 2,71 franchi, non lontano dal corso più basso di sempre di 2,65 franchi registrato il 1 dicembre scorso.

Sempre in ambito finanziario ha sofferto anche Zurich (-2,72% a 432,90 franchi): in questo caso a non piacere, più che i risultati, è stato il fatto che il dividendo non sia stato aumentato ancora di più. Nello stesso comparto ben diverso è stato l'andamento di UBS (+0,98% a 20,09 franchi).

Acquisti sono stati segnalati su Swisscom (+3,40% a 565,60 franchi), non tanto per i risultati - che a causa di un errore erano già in parte noti dalla settimana scorsa - quanto per gli obiettivi ambiziosi che si è data la dirigenza. Hanno per contro pesato negativamente sul listino i pesi massimi Roche (-0,75% a 284,60 franchi), Novartis (-0,29% a 80,09 franchi) e Nestlé (-1,25% a 109,00 franchi).

Frizzante si è dimostrata la giornata anche nel mercato allargato. Hanno informato sull'andamento degli affari Leonteq (-3,07% a 50,50 franchi), DKSH (+0,89% a 79,65 franchi) e Dätwyler (-3,40% a 193,00 franchi). VAT (+0,68% a 294,00 franchi) ha annunciato la partenza del suo Ceo a fine 2023.