ZURIGO (awp/ats) - Seduta in ribasso per la borsa svizzera, la quarta consecutiva: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'948,85 punti, in flessione dello 0,69% rispetto a ieri.

Il listino allargato SPI - su cui non ha influito l'effetto Novartis - ha perso invece solo lo 0,02%, scendendo a 14'214,15 punti.

Sul mercato è chiaramente scattata l'ora della cautela: gli investitori tendono a non impegnarsi, prima di conoscere gli orientamenti delle banche centrali, chiamate in questo mese a prendere cruciali decisioni, con l'obiettivo di tenere a freno un'inflazione che rimane generalmente elevata.

L'incertezza è rafforzata dai segnali contrastanti lanciati negli ultimi due giorni dal presidente della Federal Reserve Jerome Powell in relazione ai futuri aumenti dei tassi d'interesse: il 70enne ha ieri un po' attenuato le parole pronunciate martedì riguardo all'entità delle prossime strette monetarie. Intanto - è notizia di oggi - sono salite negli Usa le richieste di sussidio disoccupazione. Ma fino a quando il mercato del lavoro statunitense non mostrerà una seria debolezza è improbabile che la Fed ponga fine al ciclo di rialzi dei tassi, afferma un analista.

Sul listino elvetico ha particolarmente pesato Novartis (-3,93% a 75,51 franchi), che da oggi era scambiata senza la cedola per il dividendo, e che si è così giocoforza rivelata più debole degli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (+0,32% a 105,66 franchi) e Roche (-0,62% a 264,10 franchi).

Sorvegliata speciale era Credit Suisse (-1,94% a 2,62 franchi), che ha rinviato la pubblicazione del rapporto annuale 2022 dopo un intervento all'ultimo minuto della Sec, l'autorità americana di vigilanza dei mercati finanziari. Le vendite non hanno comunque risparmiato neppure UBS (-0,50% a 20,09 franchi).

In contro tendenza si sono mossi alcuni valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (+1,041% a 32,21 franchi) e Sika (+2,24% a 260,10 franchi). Givaudan (+1,16% a 2793,00 franchi) ha rimbalzato, dopo essere finita ieri sotto pressione per l'apertura di un'indagine da parte di diverse autorità della concorrenza - anche in Svizzera - relativa a presunti accordi illeciti nel settore dei profumi.

Nel mercato allargato va segnalato il balzo di One Swiss Bank (+25,00% a 1,90 franchi), dopo l'annuncio del versamento del primo dividendo. Baloise (-6,18% a 147,30 franchi), TX Group (-8,26% a 126,60 a franchi), Rieter (-12,10% a 93,00 franchi) ed Evolva (-1,85% a 0,09 franchi) hanno presentato i conti annuali.