ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera archivia la settimana con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'770,38 punti, in flessione dell'1,01% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,95% a 13'766,17 punti.

Dopo un inizio timidamente positivo, alla ricerca di un rimbalzo dopo la difficile giornata di ieri (SMI -2,5%), il mercato ha decisamente puntato verso il basso. Su tutte le piazze mondiali si sono fatti sentire gli orientamenti espressi da diverse banche centrali, prime fra tutte la Federal Reserve e la Banca nazionale svizzera (BNS), che oltre ad alzare i loro tassi di riferimento hanno preparato i mercati a ulteriori strette.

Particolarmente incisivo è stato il messaggio lanciato dalla Banca centrale europea (Bce): la presidente Christine Lagarde ha detto che i tassi continueranno a salire "in modo costante e significativo" nelle prossime riunioni. "Mai prima d'ora un banchiere centrale aveva fatto una simile previsione", ha commentato un operatore: la Bce sembra non seguire l'idea di aggiustamenti da una riunione all'altra.

"Tutto ciò che il mercato azionario voleva era una grassa oca natalizia, ma Lagarde e Jerome Powell avevano altre idee regalo", si è rammaricato un altro addetto ai lavori. "Gli investitori che per anni sono stati viziati con una politica monetaria espansiva si sono sentiti improvvisamente respinti".

In Svizzera particolarmente sotto pressione si è trovata Partners Group (-3,36% a 828,00 franchi), mentre nello stesso comparto finanziario sono riusciti meglio a limitare le perdite Credit Suisse (-0,18% a 2,83 franchi) e UBS (-1,14% a 16,52 franchi). Una certa resistenza è stata offerta almeno in parte all'inizio dai pesi massimi difensivi Nestlé (-0,46% a 107,16), Roche (-0,36% a 301,35 franchi) e Novartis (-0,45% a 84,24 franchi), che hanno poi però seguito la corrente generale. Nel mercato allargato Kühne+Nagel (+0,95% a 212,20 franchi) ha cercato di recuperare le perdite di ieri, mentre Bachem (-0,68% a 84,13 franchi) è riuscita solo inizialmente ad approfittare di un importante ordinativo.