ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 10'999,59 punti, in flessione dell'1,15% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso l'1,07% a 14'104,26 punti.

Il mercato è partito male, ma è poi riuscito a limitare almeno parzialmente le perdite, prima di ripiegare nuovamente nel finale e tornare a scendere sotto la soglia psicologica di 11'000 punti SMI.

L'atmosfera generale è stata descritta come tendenzialmente abbastanza buona, grazie all'inaspettato rallentamento dell'inflazione negli Stati Uniti, un fattore che diminuisce la pressione sulle banche centrali e che fa sperare in strette monetarie meno vigorose nei prossimi mesi. Nel contempo si osservano con favore gli allentamenti delle regole anti-Covid in Cina, anche se non è ancora chiara la tabella di marcia.

A spingere verso il basso il mercato elvetico è stata però sopratutto Roche (-3,98% a 312,65 franchi), che è arrivata a lasciare sul terreno anche oltre il 5%: la casa farmaceutica ha annunciato risultati negativi riguardo a uno studio sull'anticorpo monoclonale Gantenerumab, un nuovo preparato contro l'Alzheimer che gli investitori speravano potesse diventare fonte di sostanziosi ricavi.

La notizia ha avuto un effetto indiretto anche su Lonza (-2,68% a 508,60 franchi), che fabbrica i principi attivi dei medicinali, mentre ha tenuto meglio Novartis e (-0,27% a 78,80 franchi), che ha reso noto un accordo per cedere uno stabilimento di produzione di Singapore al concorrente tedesco Biontech. Un po' più ispirato è apparso un altro peso massimo difensivo, Nestlé (+0,02% a 108,08 franchi).

I riflettori erano oggi puntati anche su Sonova (-0,94% a 247,70 franchi), che per il primo semestre del suo esercizio 2022/2023 (chiuso a fine settembre) ha messo a referto un fatturato in aumento, ma utili in calo, mostrandosi inoltre prudente riguardo al futuro. La giornata si è mostrata sfavorevole per Sika (-4,41% a 253,70 franchi), mentre fra i bancari Credit Suisse (+0,49% a 4,29 franchi) è stata per una volta preferita a UBS (-0,60% a 17,35 franchi).

Nel mercato allargato Accelleron (+7,42% a 18,90 franchi) ha fatto sapere che è confrontata con una buona domanda: ha quindi aumentato le previsioni per il 2022. Stadler Rail (+5,46% a 34,36 franchi) ha approfittato della raccomandazione di un blog finanziario. Sul fronte opposto Interroll (-3,53% a 2320,00 franchi) ha sofferto per una riduzione di obiettivo di corso operata da UBS, che vede elevate necessità di investimento per l'azienda ticinese.