ZURIGO (awp/ats) - Dopo una giornata trascorsa quasi interamente al di sotto della linea di demarcazione, la Borsa svizzera ha chiuso le contrattazioni in calo. L'indice dei titoli guida SMI ha perso lo 0,59% a 11'484,90 punti, quello allargato SPI lo 0,72% a 15'117,89.

Sul fronte internazionale oggi v'è stata una raffica di indici Pmi del Vecchio Continente e, in particolare, quello del settore manifatturiero per la zona euro è risultato al di sotto delle aspettative. Anche Wall Street ha aperto in negativo dopo lo stallo di ieri tra il presidente americano Joe Biden e quello della Camera Kevin McCarty sull'aumento del tetto del debito, per evitare il default.

Sul fronte interno, le piccole e medie imprese sono preoccupate per l'aumento dei prezzi e la minaccia di una crisi economica. Le PMI temono pure una penuria di personale qualificato e i ciberattacchi. Dal canto suo, il mercato della pubblicità si è ripreso nel 2022: la spesa nel settore è salita del 6,3% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 4,3 miliardi di franchi. I livelli pre-Covid non sono però ancora stati recuperati. Nei confronti del 2019 si registra infatti un arretramento del 6,2%.

Fra le blue chip, risultano contrastati i pesi massimi difensivi, con Roche che guadagna lo 0,05% a 286,55 franchi, mentre Novartis e Nestlé lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,47% (a 90,81) e lo 0,48% (a 112,42). Il gigante dell'alimentazione ha comunicato stamane che Stephanie Pullings Hart sarà la sua nuova direttrice operativa (COO). Subentrerà dal primo gennaio 2024 a Magdi Batato, che andrà in pensione.

Positivi i bancari, con UBS che guadagno lo 0,17% a 18,11 e Credit Suisse lo 0,63% a 0,80 franchi. Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha formalmente disposto oggi la soppressione o la riduzione delle retribuzioni variabili non ancora versate ai dirigenti del Credit Suisse (CS). Con questa decisione viene attuato quanto stabilito dal Consiglio federale lo scorso 5 aprile.

Concludono pure tutti al di sopra della parità gli assicurativi: Zurich guadagna lo 0,89% a 432,40, Swiss Life lo 0,19% a 537,00 e Swiss Re l'1,05% a 92,12.

Fra gli altri titoli, da segnalare la pessima prestazione di Richemont (maglia nera della giornata), che ha chiuso in flessione del 3,51% a 148,45 franchi. Male pure Sonova (-3,11% a 245,90).