L'azionario europeo è in calo sulle crescenti tensioni tra Cina e Stati Uniti e sulle incertezze relative al nuovo pacchetto di misure di stimolo Usa, che hanno portato gli investitori a effettuare prese di profitto dopo quattro sessioni consecutive di guadagni, mentre Airbus è in ribasso dopo che Washington ha confermato i dazi sui velivoli.

L'indice paneuropeo STOXX 600 cede lo 0,3%, con Airbus che scivola dell'1,5% dopo che il governo Usa ha reso noto che manterrà i dazi del 15% sugli aeromobili e quelli del 25% su altri prodotti europei, nonostante le iniziative dell'Unione Europea per risolvere l'annosa disputa sui sussidi al settore aereo.

L'indice britannico FTSE 100 registra le maggiori perdite tra le principali borse europee, con Astrazeneca, Bp, Diageo, Glaxosmithkline e Legal&General che trattano ex dividendo.

I democratici e i repubblicani sono a un punto morto dopo settimane di discussioni riguardo al quinto pacchetto di stimolo contro il coronavirus. Il presidente Donald Trump ha accusato ieri i democratici di non voler proseguire nei negoziati a causa del rifiuto del numero uno della Casa Bianca di accordare "ridicole" richieste di spesa non legate alla pandemia.

In Europa lo Stoxx 600 è ancora a circa 14 punti percentuali dai massimi storici in un contesto in cui i dati macro mostrano che la ripresa dalla pandemia procede a un ritmo più lento del previsto. Un sondaggio dell'istituto economico Ifo ha mostrato oggi che le aziende tedesche si aspettano un ritorno alla normalità mediamente in 11 mesi, con un tempo ancora più lungo per le aziende del settore dei servizi.

Il gruppo Thyssenkrupp crolla del 13,8% dopo aver previsto che la divisione dell'acciaio accumulerà 1 miliardo di euro in perdite operative nell'anno in corso, alimentando le pressioni per sistemare o vendere la divisione. Il titolo è impostato per il massimo calo giornaliero in tre mesi.

Il produttore di birra danese Carlsberg scivola del 4,8% dopo aver reso noto che il lockdown avrà un impatto sulle vendite del secondo trimestre nei mercati chiave dell'azienda di Cina e ed Europa occidentale.

Tui, la maggiore agenzia viaggi al mondo, cede il 4,4% dopo aver registrato perdite pari a 1,1 miliardi di euro nel terzo trimestre a causa della pandemia di Covid-19.