L'indice paneuropeo STOXX 600 guadagna lo 0,6%, estendendo il rialzo di quasi il 2% della scorsa settimana. Bene i settori economicamente sensibili, come gas e petrolio, viaggi, bancario e il comparto auto.

Cineworld crolla del 30,3%, in seguito all'annuncio della chiusura dei cinema statunitensi e britannici della seconda catena di sale cinematografiche al mondo verso la fine di questa settimana, lasciando oltre 45.000 lavoratori disoccupati.

Royal Dutch Shell, Bp e Total scambiano in rialzo, con i prezzi del greggio in aumento grazie agli aggiornamenti rassicuranti sulla salute di Trump e sui diffusi scioperi in Norvegia, uno dei più importanti produttori di petrolio in Europa occidentale.

"Se si sta riprendendo relativamente bene, ciò implica stabilità, perché se viene fuori che Trump si ammalerà e non sarà in grado di condurre una campagna elettorale, questo farà sorgere diversi dubbi", osserva Teeuwe Mevissen, senior macro strategist di Rabobank.

Il Pmi Markit composito conferma una battuta d'arresto per la ripresa economica della zona euro, calando al 50,4 a settembre da 51,9 ad agosto, a causa del ritorno di misure di contenimento contro il coronavirus, a danno del settore dei servizi del blocco.

La borsa di Madrid avanza dell'1,3% su indiscrezioni di consolidamento nel settore bancario spagnolo.

Unicaja è balzato del 11,1% dopo aver confermato indiscrezioni di trattative preliminari per una potenziale fusione con Liberbank, in rialzo del 15,1%.

Sempre a Madrid Sabadell guadagna il 3,6% dopo indiscrezioni stampa di contatti con i rivali Bbva e Kutxabank, per valutare una possibile fusione.

Dufry avanza del 15,7% dopo aver rivelato che la società cinese Alibaba intende acquisire una quota del 9,99% nel gruppo svizzero.

Il titolo britannico Weir Group guadagna il 16,9% dopo aver raggiunto un accordo per vendere la propria divisione di gas e petrolio alla società statunitense Caterpillar per 405 milioni di dollari.