MILANO (MF-DJ)--Seduta debole per l'azionario europeo, su cui hanno pesato i crescenti casi di coronavirus su entrambe le sponde dell'Atlantico. In particolare, il Ftse Mib ha segnato -0,4% a 21.536 punti.

"Sebbene le ultime notizie sul vaccino sembrino incoraggianti, la recente ondata di casi di coronavirus e la relativa reimposizione di una serie di misure di contenimento si stanno aggiungendo al giá elevato livello di incertezza e rappresentano una seria sfida per l'Eurozona e l'economia globale", ha affermato la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, puntualizzando che "dopo un rimbalzo forte ma parziale e irregolare della crescita del Pil reale nel terzo trimestre, gli ultimi sondaggi e gli indicatori ad alta frequenza segnalano che l'attivitá economica ha perso slancio nel quarto trimestre".

Da segnalare, inoltre, il no secco della presidente della Bce alla proposta di cancellazione del debito pubblico della Bce ipotizzata dal presidente dell'Europarlamento, David Sassoli.

Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta sotto la parità (Dow Jones -0,5%), dopo i dati macro contrastanti, con gli investitori che guardano con timore alle nuove restrizioni per contenere i contagi da coronavirus, fattore che pesa sulle prospettive di crescita dell'economia.

Nel dettaglio, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono aumentate di 31.000 unitá a quota 742.000. Il consenso raccolto dal Wall Street Journal si attendeva un dato a quota 710.000 unitá.

L'indice sull'attivitá manifatturiera regionale elaborato dalla Fed di Filadelfia, invece, si è attestato a novembre a 26,3 punti, in calo rispetto ai 32,3 di ottobre. Il dato ha comunque battuto il consenso degli economisti che si aspettavano una lettura a 22 punti.

Infine, il superindice degli Stati Uniti è salito dello 0,7% a livello mensile a ottobre, superando leggermente il consenso degli economisti che si aspettava un incremento dello 0,6% m/m.

A piazza Affari, ha brillato Snam (+1,85%), che ha firmato un accordo con i fondi gestiti da Blackstone Tactical Opportunities per l'acquisto di una quota strategica di circa il 33% di Industrie De Nora, innovatore su scala globale nelle energie sostenibili e nelle tecnologie per il trattamento delle acque, sulla base di un enterprise value del 100% di circa 1,2 miliardi.

Seguono Italgas (+0,66%), A2A (+0,49%) ed Enel (+0,52%). In territorio positivo anche Terna (+0,03%), dopo l'annuncio del piano 2021-2025. Il gruppo prevede di investire 8,9 mld nelle attivitá regolate in Italia, il livello piú alto mai previsto per il nostro Paese, in crescita del 22% rispetto al piano precedente presentato lo scorso marzo.

In deciso rialzo S.Ferragamo (+2,18%) e Diasorin (+1,59%). Tra gli industriali, in luce Fca (+2,07%): l'azienda italiana e Peugeot hanno deciso di convocare le rispettive assemblee degli azionisti per lunedì 4 gennaio 2021 al fine di approvare la fusione delle due societá volta alla creazione di Stellantis che diventerá il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi.

Focus inoltre su Unicredit (-1,22%) e B.Mps (invariata), dopo le indiscrezioni di stampa secondo cui il management starebbe aprendo al Mef sull`ipotesi di un`acquisizione di B.Mps, in modo da favorire l`exit strategy del principale azionista pubblico programmata entro il 2021.

In calo il comparto oil e oil service: Eni -1,43%, Tenaris -1,51%, Saipem -0,38%. Il mercato si è concentrato sulla relazione degli Emirati Arabi Uniti con l'Opec, date le indicazioni secondo cui Abu Dhabi, a lungo un membro fondamentale dell'Opec, crede di assumersi una quota ingiustamente elevata dei tagli alla produzione e stanno considerando di lasciare il blocco.

Tra le mid cap, in rialzo Mutuionline (+6,19%): secondo l'Osservatorio Mutui della societá, nel quarto trimestre a ottobre le richieste di mutui che hanno avuto come finalitá l'acquisto della prima casa hanno raggiunto i massimi dal terzo trimestre dello scorso anno, al 47,4% del totale dal 45,1% dei tre mesi precedenti.

Segue Credem (+1,74% a 4,68 euro), promossa da Exane Bnp Paribas da underperform a neutral, con prezzo obiettivo che passa da 4,7 a 5,2 euro.

Sull'Aim, denaro su Gibus (+6,69%). Il titolo ieri è salito del 9,63%, dopo che il Cda dell'azienda ha deliberato di proporre all'assemblea ordinaria degli azionisti la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,27 euro per ciascuna azione ordinaria della societá in circolazione e per un ammontare complessivo di circa 1,351 milioni di euro, a valere sulla riserva straordinaria formata anche con gli utili 2019.

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(END) Dow Jones Newswires

November 19, 2020 11:49 ET (16:49 GMT)