In Italia le nuove misure per limitare la diffusione del Covid possono colpire alcuni settori dell'economia, tuttavia alcuni operatori registrano come positiva l'assenza, sul tavolo del governo, di un'ipotesi di lockdown generalizzato.

A Wall Street indici in cauto rialzo.

Forti acquisti su Atlantia, in progresso del 7,8% sulle scommesse del mercato per una conclusione positiva della travagliata vicenda Autostrade per l'Italia, con il possibile raggiungimento a breve di un accordo sulla cessione della quota della controllata.

Il settore bancario si muove in ordine sparso, con spunti singoli, anche se in generale è in cerca di recupero dopo il calo della vigilia. Unicredit cede lo 0,35% dopo la partenza moderatamente positiva all'indomani della cooptazione in Cda dell'ex ministro Pier Carlo Padoan in vista della sua candidature alla presidenza la prossima primavera. La notizia ha alimentato le speculazioni su un cambio di strategia dell'istituto in tema di M&A rafforzando le ipotesi di un'operazione con Mps. A sua volta l'istituto senese, volatile nelle ultime sedute, perde il 5,4% circa dopo il balzo di ieri, mentre proseguono le indiscrezioni sull'ipotesi di rinviare la scadenza per l'uscita del Tesoro dal capitale della banca.

Bene invece Banco Bpm (+0,75%) sempre sotto i riflettori del mercato per la sua possibile partecipazione a una nuova fase di consolidamento bancario in Italia. Al contrario, in fondo al FTSE Mib.

Sempre tra i finanziari, si comportano meglio i titoli del risparmio gestito con Finecobank a +1,8%, Azimut a +2,7%, Banca Generali a +1,3%.

Ancora sotto pressione Autogrill (-3%), calo che si aggiunge al -9,5% di ieri dopo il "sell" di Citigroup. Le azioni scontano anche gli effetti della pandemia che hanno drasticamente ridotto i consumi e l'utilizzo di aerei e auto.

Debole l'andamento dei titoli del settore industriale, come Leonardo (-0,8%) e petroliferi con Eni piatta con un prezzo del petrolio sempre depresso.

Sulle montagne russe Tiscali che, dopo un balzo in avvio, inverte direzione. Il titolo è sospeso al ribasso con un calo dell'1,5%. A partire da oggi, Borsa Italiana ha vietato l'immissione di ordini senza limiti di prezzo sulle azioni di questa società.

Sugli scudi i titoli del calcio dopo che ieri i club della Serie A hanno deciso di entrare in trattative esclusive per quattro settimane con il consorzio formato da Cvc, Advent e Fsi per la vendita di una quota di minoranza della nuova media company che gestirà i diritti televisivi del campionato di calcio. AS Roma guadagna il 9,4%, SS Lazio il 7,12%, Juventus +1,4%.

(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)