La Borsa di Milano fa leggermente meglio rispetto agli altri mercati europei anche grazie ai risultati del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari e delle Regionali che rafforzano il governo riducendo il rischio di elezioni anticipate.

"Più che un rimbalzo lo definirei una stabilizzazione che impedisce alla speculazione di entrare in gioco in vista dell'apertura di Wall Street. L'impatto più diretto è sullo spread", sottolinea un broker.

Il differenziale del rendimento fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi sta stringendo intorno a 134 punti base, tornando ai livelli di pre Covid-19.

Gran fermento sulle banche dopo alcune indiscrezioni legate all'M&A: Banca Mps balza del 5,2%, mentre Unicredit cede l'1,2%. Secondo La Repubblica, il Tesoro avrebbe nuovamente sollecitato UniCredit a valutare l'acquisizione dell'istituto senese, ma l'AD Jean Pierre Mustier avrebbe chiesto una contropartita in contanti per non subire impatti sul capitale. Per il broker Banca Imi, "Unicredit è l'unica banca domestica ad avere le dimensioni necessarie per integrare Mps, ma pensiamo anche che la neutralità a livello di capitale dovrebbe essere una condizione indispensabile per qualsiasi accordo". A influire sui corsi di Unicredit oggi c'è anche il downgrade di Credit Suisse che ha tagliato la raccomandazione a "Neutral" da "Outperform".

Sul resto del comparto bene Intesa Sanpaolo (+0,8%) e Bper (+1,6%).

NEXI in crescita dell'1,3% beneficia della decisione di Kepler Cheuvreux di alzare il prezzo obiettivo a 18 euro da 17 euro.

L'avvio della riorganizzazione delle attività rinnovabili in Centro e Sud America premia Enel che cresce dell'1,8%. Equita giudica "positivamente l'operazione che consentirà a Enel una ulteriore riduzione delle minorities in Latam, in linea con quanto già fatto negli ultimi anni".

Ben raccolta Mediaset, che si rafforza nel pomeriggio con un balzo del 4%, sulle indiscrezioni riportate dal Messaggero riguardo la prosecuzione dei colloqui con Vivendi per chiudere il contenzioso che dura da tempo con un accordo su un progetto di espansione paneuropea del gruppo sul modello di MediaforEurope. Tra le ipotesi ci sarebbe l'incremento della quota in ProSiebensat, di cui il Biscione detiene già il 24,9% del capitale. In forte calo, invece, il resto dell'editoria con Rcs in flessione del 3,7% e Class Editori del 2,3%.

Fra gli industriali sempre debole Leonardo in flessione dell'1,2%. Il titolo viene da tre sedute negative consecutive in cui ha perso oltre il 12,5%.

Fra i minori corre Illimity (+1,6%) dopo l'annuncio di questa mattina di un accordo con il gruppo Sella sulla joint venture nella fintech Hype, in un'operazione che avrà un impatto positivo sull'utile netto di Illimity di circa 10 milioni di euro nel 2023.

Strappa Esprinet (+7,7%) dopo che il broker Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 11 euro da 4,4 euro precedente.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)