Borsa : il "Trump trade" contagia anche l'Europa, Milano chiude a +1,6%
11 novembre 2024 alle 17:45
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Vola Leonardo (+4,33%) con ok Londra a progetto Tempest
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 nov - L'euforia post-elettorale di Wall Street trascina le Borse europee. Dopo i forti cali della scorsa settimana, gli indici Ue cercano di recuperare terreno, agganciando il rally innescato Oltreoceano dalla vittoria di Trump alle elezioni, il cosiddetto Trump trade. In questo contesto, il Ftse Mib di Milano (+1,56%) è maglia rosa del Vecchio Continente, al traino di Leonardo (+4,33%). I timori per un nuovo scontro commerciale tra Stati Uniti ed Europa e per l'effetto sull'inflazione delle politiche di deregulation economica del nuovo presidente continuano però ad aleggiare sul mercato e nella seduta di oggi a farne le spese è stato soprattutto l'euro, scivolato ai minimi da metà aprile. Questo, mentre prosegue la volata del bitcoin - grazie al sostegno attribuito notoriamente da Trump alle criptovalute - che ritraccia leggermente dai massimi toccati in giornata e scambia a 84.051,6 dollari (+5,6%). Sullo sfondo rimane infine l'incertezza per le prossime mosse delle banche centrali, con gli investitori che cercheranno indicazioni nei dati sull'inflazione Usa (in programma mercoledì) e nel discorso del presidente del presidente della Fed Jerome Powell, previsto per giovedì.
Passando all'azionario, chiudono in testa al Ftse Mib Azimut (+4,1%) e Leonardo (+4,33%), grazie alla conferma del governo britannico nel progetto Tempest. Bene anche St (+2,6%), in scia ai rialzi del comparto tech. Rimangono in negativo solo Erg (-0,2%) e i titoli del lusso Cucinelli (-0,27%) e Moncler (-1,19%), che accusano la delusione per i nuovi stimoli all'economia cinese. Sul mercato valutario, come detto l'euro è ancora in calo sotto quota 1,07 dollari a 1,0649 da 1,720 venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 163,84 yen (da 163,70), mentre il rapporto dollaro/yen è a 153,85 (da 152,61): la divisa nipponica soffre la mancanza di indicazioni dalla Bank of Japan su un possibile rialzo dei tassi. Sul fronte dell'energia il prezzo del petrolio è in calo con il future dicembre sul Wti a 68,23 dollari al barile (-3,07%) e il contratto per gennaio sul Brent a 71,84 dollari (-2,75%). In rialzo del 3,9% a 44 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam.