Gourinchas ha detto che il FMI ha aumentato leggermente la sua previsione di crescita cinese al 4,6% per il 2025 e di quattro decimi di punto percentuale al 4,5% per il 2026, riflettendo un certo slancio causato dalle misure fiscali, sebbene compensato dall'incertezza della politica commerciale.
Ma ha sottolineato che la Cina, la seconda economia mondiale, ha ancora bisogno di rendere la domanda interna un motore maggiore della sua crescita, un messaggio che il FMI ha consegnato da tempo alle autorità cinesi, ma che non è ancora avvenuto.
"L'economia cinese deve orientarsi verso un motore di crescita più interno", ha detto Gourinchas durante una conferenza stampa online venerdì, aggiungendo che sarebbe sempre più difficile per l'economia cinese espandersi solo attraverso il commercio estero.
"La Cina è un'economia molto grande e non può fare affidamento solo sul resto del mondo per alimentare la propria crescita interna", ha detto, aggiungendo che le autorità cinesi hanno adottato alcune misure per muoversi in questa direzione, ma è necessario lavorare ancora.
Qualsiasi debolezza dell'economia cinese avrebbe effetti di ricaduta su molti Paesi emergenti e in via di sviluppo, rappresentando un fattore di rischio per l'economia globale, ha detto.
Il FMI ha previsto che la crescita cinese si stabilizzerà al 4,5% nel 2026, grazie alla dissipazione dell'incertezza commerciale e all'aumento dell'età pensionabile, che rallenterà il declino dell'offerta di lavoro del Paese.
Il massimo organo legislativo cinese ha approvato a settembre dei piani per innalzare l'età pensionabile degli uomini a 63 anni da 60, e a 58 anni da 55 per le donne che svolgono lavori impiegatizi. Per le donne che svolgono lavori di tipo operaio, l'età è aumentata a 55 da 50.