I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona sono aumentati giovedì, anche se il mercato ha superato l'asta dei titoli francesi in gran parte indenne, mentre gli investitori hanno digerito una serie di riunioni delle banche centrali ai margini del blocco, compresa la Gran Bretagna.

I mercati sono stati più tranquilli negli ultimi giorni, dopo essere stati spaventati la scorsa settimana dalla leadership del partito euroscettico National Rally di Marine Le Pen nei sondaggi d'opinione, in seguito alla decisione a sorpresa del Presidente Emmanuel Macron di convocare un voto parlamentare lampo.

Il divario tra i rendimenti tedeschi e francesi si è ampliato fino a raggiungere un massimo di sette anni di 80 punti base alla fine della settimana.

Il divario era di 72,7 punti base e si è leggermente ridotto dopo un'asta di titoli di Stato francesi, che era stata messa in cima alla lista degli investitori in quanto si trattava della prima vendita di titoli del Paese dopo la convocazione delle elezioni.

La domanda per la maggior parte delle obbligazioni messe all'asta è stata inferiore rispetto alle precedenti riaperture, ma la Francia ha raccolto un totale di 10,495 miliardi di euro.

Si è trattato dell'importo più alto rispetto agli 8-10,5 miliardi di euro che si era prefissata di raccogliere, anche se ha puntato su una dimensione più piccola del solito per le aste.

"Il mercato è sollevato", ha detto Michael Leister, responsabile della strategia sui tassi di interesse di Commerzbank, notando che lo spread della Francia con la Germania si è ristretto prima e dopo l'asta, e che il Paese ha aumentato l'importo massimo a cui mirava.

"Questo permette al mercato di stabilizzarsi ulteriormente, che è il punto importante".

Il rendimento a 10 anni della Francia è aumentato di quasi 2 punti base, al 3,17%.

Il rendimento obbligazionario a 10 anni della Germania, il benchmark per la zona euro, è salito di 3,6 punti base al 2,44%.

Il rendimento di riferimento della zona euro ha toccato un minimo di due mesi al 2,34% la scorsa settimana, quando i bund tedeschi hanno beneficiato di una fuga verso la sicurezza a causa dell'incertezza politica in Francia, ma ha ritracciato gradualmente questa settimana.

Anche il divario tra i bund italiani e quelli tedeschi si è leggermente ridotto a 148 punti base, con il rendimento a 10 anni dell'Italia più alto di 2 punti base al 3,96%.

Giovedì gli investitori hanno seguito anche le riunioni delle banche centrali, in caso di eventuali ricadute sui mercati della zona euro, con la Banca d'Inghilterra più importante alle 1100 GMT.

In precedenza, la Banca Nazionale Svizzera ha tagliato i tassi d'interesse per la seconda volta consecutiva, indicando un allentamento delle pressioni sui prezzi, mentre la banca centrale norvegese ha mantenuto il suo tasso d'interesse politico ad un massimo di 16 anni e ha rinviato la prospettiva di un taglio dei tassi. (Relazioni di Alun John e Yoruk Bahceli, a cura di Emelia Sithole-Matarise e Frances Kerry)