L'oro spot era in rialzo dello 0,3% a $2.333,62 per oncia alle 0329 GMT, dopo aver toccato il massimo dal 12 giugno scorso. I futures sull'oro degli Stati Uniti erano invariati a $2.347,30.
"Sono ancora favorevole a movimenti verso l'alto per il mercato dell'oro, alla luce della posizione attuale della curva dei tassi d'interesse, che è al culmine", ha detto Tim Waterer, capo analista di mercato presso KCM Trade.
"Il mercato dell'oro sembra contento di consolidare i recenti guadagni piuttosto che raggiungere un livello più alto in questa fase, almeno fino a quando non vedremo ulteriori prove di un ammorbidimento dei dati macro statunitensi, che potrebbero alterare le prospettive dei tassi d'interesse".
I dati della scorsa settimana hanno mostrato una moderazione del mercato del lavoro e delle pressioni sui prezzi, seguiti dai dati morbidi sulle vendite al dettaglio di martedì, suggerendo che l'attività economica è rimasta fiacca nel secondo trimestre.
La Fed è alla ricerca di ulteriori conferme che l'inflazione si stia raffreddando, mentre si dirige con cautela verso quello che la maggior parte si aspetta sia un taglio o due dei tassi entro la fine di quest'anno.
I tassi di interesse più bassi riducono il costo opportunità di detenere lingotti non redditizi.
"I commenti contrastanti dei funzionari della Fed potrebbero generare volatilità nel breve termine. Manteniamo una visione positiva per l'oro con un obiettivo di prezzo di 2.500 dollari l'oncia entro la fine del 2024", hanno dichiarato gli analisti di ANZ in una nota.
L'attenzione immediata del mercato è rivolta ai dati settimanali degli Stati Uniti sulle richieste di disoccupazione, previsti per le 1230 GMT, e agli indici flash dei responsabili degli acquisti di venerdì.
L'argento spot è salito dell'1,3% a 30,13 dollari l'oncia, il platino è salito dello 0,2% a 982,05 dollari e il palladio ha guadagnato lo 0,4% a 908,28 dollari.
