(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 dic - Partenza in rosso per le Borse europee con il Ftse Mib di Milano in calo dello 0,6%, come Parigi (-0,29%), Francoforte (-0,12%) e Madrid (-0,49%). Si guarda alle banche centrali, a 24 ore dal verdetto della Fed sui tassi d'interesse mentre giovedì sarà il turno delle decisioni delle banche centrali di Regno Unito e Giappone. Sul fronte macro sono attesi in giornata una serie di indicatori tra cui l'indicatore tedesco Zew del sentimento economico e l'indice Ifo del clima economico. Oltreoceano si guarderà invece alle vendite al dettaglio e alla produzione industriale del mese di novembre. Intanto, il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna nei 3 mesi a settembre sale al 4,3%. Le richieste di sussidi per la disoccupazione a ottobre si portano al 4,6% della forza lavoro, mentre le retribuzioni medie (bonus esclusi) a 3 mesi a settembre segnano +5,2%. In rosso i mercati asiatici, con i mercati cinesi che continuano a essere influenzati dalle preoccupazioni sulla ripresa, mentre alla Borsa di Tokyo l'indice Nikkei ha chiuso sotto la parità (-0,24%). A Piazza Affari, dopo lo strappo della vigilia riflettori ancora puntati su Tim (+2,3% in cima al Ftse Mib) spinto dalle indiscrezioni di interesse del fondo Cvc per la quota di Vivendi, che ne farebbe il primo azionista privato e aprirebbe le porte a una sua potenziale acquisizione. In un listino quasi interamente in rosso, si porta in coda Ferrari (-1,93%). Vendite anche su Moncler (-1,28%), come sui titoli 'oil' tra cui Eni (che dopo un tonfo iniziale superiore al 5% torna a scambiare in calo dell'1,28%), Tenaris (-1,17%), e Saipem (-0,92%). Debole il comparto bancario con l'unica eccezione della Popolare di Sondrio (+0,24%): in rosso Unipol (-1,08%), Mps (-0,8%), Bper (-0,73%), Banco Bpm (-0,55%) e Unicredit (-0,28%). Debole anche Stellantis (-0,41%), nel giorno in cui è in programma il tavolo presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per discutere del futuro della società dopo l'addio dell'ad Carlos Tavares. Sul valutario, l'euro è stabile a 1,05 dollari (da 1,049 ieri in chiusura). Lo yen si indebolisce ancora e arriva a 154 contro il dollaro da 153,6 di ieri, mentre il cambio con la moneta unica vale 161,91 yen (da 161,71). La moneta nipponica ha perso circa il 2,8% contro il biglietto verde da inizio mese, la peggiore performance tra le principali valute del mondo. In lieve rialzo il prezzo del petrolio con il Brent per febbraio a 74,08 dollari al barile (+0,23%) e il Wti per gennaio a 70,89 dollari (+0,2%). Sale leggermente anche il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam a 40,4 euro al mwh (+0,3%).
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(RADIOCOR) 17-12-24 09:34:41 (0187) 3 NNNN
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December 17, 2024 03:34 ET (08:34 GMT)