(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 01 nov - Le Borse europee, aperte nonostante il giorno festivo, iniziano la prima seduta di novembre in terreno positivo dopo un ottobre in calo, con gli occhi sul cruciale dato sull'occupazione americana, centrale per le prossime mosse della Federal Reserve e per orientare le scelte economiche del prossimo presidente, che sarà scelto il prossimo 5 novembre. Così, all'indomani di una seduta negativa per Wall Street, frenata dalle Big Tech dopo i conti (Meta e Amazon hanno deluso, Apple nel dopomercato ha ceduto circa 2 punti, nonostante utili e ricavi sopra le attese e le vendite di iPhone in aumento). Così Milano, unica ad archiviare il mese precedente in aumento (+0,5%), ha iniziato la seduta in crescita dello 0,4%, come Francoforte, mentre Parigi sale dello 0,67%, Londra dello 0,1%, Madrid e Amsterdam dello 0,4%. Intanto, le piazze asiatiche sono in generale calo in scia a Wall Street (Tokyo -2,6%), ma quelle cinesi puntano verso l'alto dopo i dati migliori delle aspettative sul settore manifatturiero. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari Stellantis, partita in calo ha subito girato in positivo (+1,4%), dopo i risultati del terzo trimestre con ricavi in calo, ma guidance 2024 confermate. Bene i petroliferi (Saipem +1,37%, Eni +1%, Tenaris +0,96%) con il rialzo del greggio e le banche (Unicredit e Intesa +0,9%, quest'ultima all'indomani dei conti e con Fitch Ratings che ha migliorato l'outlook da stabile a positivo). In coda scivola St (-2%), penalizzata da una serie di giudizi non positivi di analisti dopo i conti e dalla frenata di Apple, tra i principali clienti del gruppo dei semiconduttori. Ancora giù anche Amplifon (-1,25%) e scendono anche Nexi (-0,79%) e Cucinelli (-0,66%). Sul valutario l'euro/dollaro è stabile a 1,087. In ripresa il petrolio, con il Wti a dicembre in rialzo del 2% a 70,65 dollari al barile e il Brent gennaio a +1,9% a 74,19 dollari, mentre resta alta la tensione in Medio Oriente: l'intelligence israeliana segnala che l'Iran si sta preparando ad attaccare Israele dal territorio iracheno nei prossimi giorni, forse prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. I prezzi del greggio sono sostenuti anche dall'aspettative che l'Opec+ possa ritardare l'aumento pianificato di dicembre della produzione di un mese o più. L'oro è in leggero rialzo a 2.755 dollari l'oncia. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam cede il 4,4% a 38,8 euro al megawattora. Infine, lo spread è in calo a 127 punti, contro i 129 della vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 3,67%.

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(RADIOCOR) 01-11-24 09:27:32 (0172)NEWS,ENE,PA,ASS,UTY 3 NNNN


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November 01, 2024 04:27 ET (08:27 GMT)