(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 gen - La prospettiva di una Federal Reserve meno propensa a tagliare ulteriormente i tassi di interesse dopo i dati migliori delle attese sul mercato del lavoro americano continua a penalizzare i listini azionari europei. Le Borse si preparano anche all'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in calendario tra una settimana, e cercano di prevedere l'impatto delle politiche già annunciate dal tycoon, in particolare sul fronte del commercio internazionale. A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,31%, mentre nel resto d'Europa Francoforte scivola dello 0,28%, Parigi dello 0,36% e Amsterdam dello 0,66%. Tra i principali titoli milanesi, Eni (+0,87%) approfitta del rincaro del greggio dopo l'annuncio delle nuove sanzioni Usa nei confronti della Russia. In rialzo anche Amplifon (+0,36%) dopo che gli analisti di Intermonte hanno alzato la raccomandazione sul titolo a "outperform". In coda invece StMicroelectronics (-2,97%): gli analisti di Banca Akros si aspettano una ripresa soltanto nel secondo semestre dell'anno. Sul mercato valutario, il dollaro è sui massimi da due anni contro le altre principali valute. L'euro incrocia il biglietto verde a 1,0208 da 1,0230 venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 160,73 yen (da 161,49), mentre il rapporto dollaro/yen è a 157,44 (da 157,60). Continua a perdere terreno la sterlina, che sconta i timori sull'economia britannica: la divisa inglese vale 1,2129 dollari, sui minimi da novembre 2023, ed è indicata a 0,8419 per un euro (da 0,8372 venerdì in chiusura). In rialzo i prezzi del petrolio dopo l'annuncio di nuove sanzioni Usa nei confronti della Russia, che potrebbero pesare sull'offerta globale: il future febbraio sul Wti sale dell'1,82% a 77,96 dollari al barile e il Brent per marzo dell'1,66% a 81,08 dollari. Sale anche il gas naturale: ad Amsterdam il contratto di riferimento segna +4,2% a 46,7 euro al megawattora. Contrastate le banche, tra cui Bper svetta a +0,83%. Sul mercato valutario, il dollaro è sui massimi da due anni contro le altre principali valute. L'euro incrocia il biglietto verde a 1,0229 da 1,0230 venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 161,16 yen (da 161,49), mentre il rapporto dollaro/yen è a 157,55 (da 157,60). Continua a perdere terreno la sterlina, che sconta i timori sull'economia britannica: la divisa inglese vale 1,2162 dollari, dopo aver toccato i minimi da novembre 2023, ed è indicata a 0,8408 per un euro (da 0,8372 venerdì in chiusura). In rialzo come detto i prezzi del petrolio: il future febbraio sul Wti sale dell'1,61% a 77,80 dollari al barile e il Brent per marzo dell'1,45% a 80,92 dollari. Sale anche il gas naturale: ad Amsterdam il contratto di riferimento segna +4,2% a 46,7 euro al megawattora.

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(RADIOCOR) 13-01-25 09:20:30 (0144)NEWS,ENE,PA,IMM,ASS 3 NNNN


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January 13, 2025 03:20 ET (08:20 GMT)