(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - Dopo una serie di sedute positive, innescata dal rallentamento superiore alle stime dell'inflazione americana, le Borse europee vanno verso un avvio cauto, con gli investitori che tengono d'occhio eventuali segnali di un graduale raffreddamento dell'economia (in arrivo una carrellata di indicatori macro sulle due sponde dell'Atlantico, in Usa in particolare i numeri sul lavoro e sui prezzi all'importazione). Tuttavia, secondo alcuni osservatori, è opportuno non farsi prendere da un eccessivo ottimismo, perché la Federal Reserve potrebbe non avere fretta di tagliare i tassi a breve termine, anche se ulteriori rialzi sembrano fuori discussione. Indicazioni sulla traiettoria che seguirà la Bce potranno invece arrivare oggi con gli interventi della presidente Christine Lagarde e del vicepresidente Luis de Guindos. Nel frattempo, mentre il Medio Oriente resta osservato speciale, il sentiment dei mercati non trae beneficio dall'incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping, che si è concluso con risultati modesti: con le relazioni tra Stati Uniti e Cina ai minimi termini, i due leader hanno concordato di riprendere le comunicazioni tra i rispettivi eserciti, di cooperare per bloccare la produzione di fentanyl e di avviare un dialogo sui rischi dell'intelligenza artificiale. Così, in un contesto di avversione al rischio che ha pesato sui mercati azionari asiatici, i future dell'Euro Stoxx 50 cedono lo 0,14%, quelli del Ftse Mib di Milano sono sulla parità, come quelli di Madrid, Londra e Francoforte, quelli del Cac 40 di Parigi arretrano dello 0,15% e quelli dell'Aex di Amsterdam dello 0,36%. Petrolio in ribasso, dopo l'aumento delle scorte americane di energia: i future del Wti dicembre perdono lo 0,61% a 76,19 dollari al barile, quelli del Brent gennaio lo 0,5% a 80,78 dollari. Poco mossi i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre, dopo avere segnato una prima posizione a 47 euro al megawattora, salgono dello 0,13% a 47,1 euro. La moneta unica si rafforza e torna sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,0835 (da 1,0724 alla chiusura precedente). L'euro unica vale anche 164,033 yen (da 162,67) e il cross dollaro/yen è a 151,386 (da 150,63).

Ars

(RADIOCOR) 16-11-23 08:29:14 (0161)ENE 3 NNNN


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November 16, 2023 02:29 ET (07:29 GMT)