In calo timori su guerra Iran-Israele, greggio ko (-5%)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 ott - Da un lato la old economy, con le quotazioni del petrolio a picco (-5%) dopo che Israele ha evitato di colpire le raffinerie in Iran, dall'altro l'attesa per i conti delle Big tech, le cui prospettive stanno dando fiducia ai mercati. È una seduta a due facce quella delle Borse europee, volatili nella prima parte, in deciso recupero dopo Wall Street, dove il Nasdaq sia avvia verso nuovi record e il menu delle trimestrali prevede nei prossimi giorni le "portate" più pesanti, da Alphabet a Microsoft, passando per Meta, Amazon e Apple (cioè cinque delle sette maggiori società quotate negli Usa). Sullo sfondo l'esito incerto del voto in Giappone (ma lo yen debole aiuta i corsi azionari del Sol levante) e l'avvicinarsi di quello per la presidenza americana.

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib, chiudendo a +0,7%, riconquista la soglia simbolica dei 35mila punti, sul podio salgono DiaSorin (+2,5%), Unipol (+1,7%) e la banca di cui è azionista di peso, la Popolare di Sondrio (+2,1%). La debolezza del greggio pesa su Eni (-1,6%), la peggiore è Iveco a -2,7%. +0,6% per Mediobanca dopo l'assemblea dei soci (che ha registrato l'assenza di Delfin e Caltagirone). Fuori dal listino principale, strappa Basicnet (+41%) dopo la cessione del 40% di K-Way.

Sul fronte dei cambi, euro stabile sul dollaro a 1,0824 (da 1,0815 in chiusura venerdì) e vale 165,77 yen (164,45). Il cambio tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 153,21 (151,85). Scende anche il gas sui 42,5 euro al MWh (-2,2%). Il calo del rischio sulle raffinerie iraniane fa sentire i suoi effetti sul greggio con il Brent di dicembre che cede il 5,1% a 72,2 dollari al barile, il Wti di dicembre a 68,1 dollari (-5,2 per cento).

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(RADIOCOR) 28-10-24 17:41:00 (0492)NEWS,ENE,PA,IMM,ASS 3 NNNN


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October 28, 2024 12:41 ET (16:41 GMT)